Migranti morti nel tir, Caritas: «Apriamo canali umanitari per sottrarre i rifugiati ai trafficanti»
Da 20 a 50 corpi di migranti sono stati ritrovati all'interno di un camion fermo in autostrada
ROMA (askanews) - Dopo l'ultima tragedia dell'immigrazione che ha sconvolto l'Europa, l'Ungheria si dice pronta a collaborare alle indagini per trovare il conducente del camion accusato della strage. Intanto la Caritas propone l'apertura dei canali umanitari per sottrarre i migranti al traffico illegale.
Il governo ungherese collaborerà alle indagini
La polizia ungherese si unirà all'inchiesta sui migranti trovati morti in Austria, dato che il camion su cui sono stati rinvenuti i cadaveri, almeno una ventina, ha una targa ungherese. «Le polizie austriaca e ungherese opereranno in stretto contatto per indagare sull'accaduto e arrestarne i responsabili» ha detto Janos Lazar, portavoce del premier Viktor Orban. Dai venti ai 50 migranti morti da qualche giorno sono stati trovati all'interno di un camion fermo in corsia d'emergenza su un'autostrada austriaca, non lontano dal confine ungherese.
Il ministro degli Interni austriaco: I trafficanti sono dei criminali
Dopo il ritrovamento di un camion carico di decine di migranti ormai senza vita, il ministro degli Interni austriaco, Johanna Mikl-Leitner ha affermato che i trafficanti sono dei criminali e si è detta molto colpita dalla tragedia. «Questa tragedia ci tocca tutti», ha detto il ministro del Partito popolare in conferenza stampa: «I trafficanti sono dei criminali e nessuno deve pensare che stiano aiutando i migranti", ha detto Mikl-Leitner, auspicando che l'Unione europea riesca a mettere fine a questo traffico disumano. Il camion frigorifero è stato ritrovato fermo sulla corsia d'emergenza di un'autostrada austriaca vicino al confine ungherese, tra Neusiedl e Parndorf, nel Burgerland. Secondo le prime informazioni i migranti sarebbero morti asfissiati all'interno del camion. Non è chiaro da quanto tempo il veicolo si trovasse fermo in quell'area, sicuramente almeno da ieri, ma già dal retro provenivano esalazioni di corpi in putrefazione. Nessuna traccia dell'autista del camion.
Caritas: Apriamo canali umanitari di ingresso verso l'Europa
La questione dell'immigrazione verso il continente europeo sta assumendo ormai dimensioni "drammatiche" sulle rotte del Mediterraneo mentre anche lo spostamento di profughi dalla Turchia attraverso Grecia, Macedonia, Serbia per arrivare in Ungheria si presenta come un esodo bibilico. «Un'emorragia continua perché la comunità internazionale resta inerte e non affronta le cause a monte di questa tragedia umana» sostiene don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana. La Caritas Italiana ha quindi proposto, insieme alle altre principali organizzazioni di tutela dei migranti (fra cui l'Unhcr), iniziative quali l'apertura di canali umanitari di ingresso verso l'Europa; l'impegno dei paesi europei ad accogliere un «numero significativo» di rifugiati con quote di reinsediamento; la creazione di alternative legali (riunificazione familiare, sponsorizzazioni private, visti di lavoro o di studio) per evitare che le persone bisognose di protezione internazionale ricorrano a pericolose traversate.
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