25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Strategia e forza comuni

Libia, Lega araba si prepara a intervenire contro l'Isis

La Lega araba è pronta a votare una bozza di risoluzione in cui si chiede agli Stati membri un intervento militare immediato in Libia per fermare la minaccia dei jihadisti dello Stato Islamico (Isis)

TRIPOLI (askanews) - La Lega araba è pronta a votare una bozza di risoluzione in cui si chiede agli Stati membri un intervento militare «immediato» in Libia per fermare la minaccia dei jihadisti dello Stato Islamico (Isis) che, dall'inzio di agosto, stanno reprimendo nel sangue una ribellione degli abitanti della città di Sirte nel Nord del Paese. A riferirlo è il sito on-line della tv satellitare Al Arabiya, che ha preso visione della bozza.

Riunione d'emergenza
Nel corso della riunione d'emergenza tenuta oggi al Cairo a livello di rappresentanti permanenti dell'organismo panarabo per discutere la crisi libica, il ministro degli Esteri libico Mohammed al Diari, appellandosi al trattato di mutua difesa araba del 1950, ha chiesto un intervento militare degli Stati arabi per aiutare il suo Paese nella lotta contro l'organizzazione terroristica dell'Isis.

Forza araba congiunta
La bozza che deve essere votata oggi, secondo al Arabiya, chiede agli Stati membri «l'istituzione rapida di una forza araba congiunta di pronto intervento per aiutare la Libia sistematicamente e strategicamente al fine di evitare il crollo della situazione nel Paese»; chiede inoltre «la convocazione del Consiglio di sicurezza dell'Onu per revocare l'embargo sulle armi imposto all'esercito» che fa capo al governo di Tobruk, unico riconosciuto dalla comunità internazionale.

Sicurezza e pace
Da parte sua, come riporta l'emittente saudita, il segretario generale della Lega araba, Nabil al Arabi, ha sottolineato la necessità di «prendere tutte le misure necessarie per riportare la sicurezza e la pace in Libia, garantendo il sostegno politico e militare per salvaguardare e proteggere la sovranità della Libia, sostenere il suo esercito nazionale e distruggere il terrorismo. Ed è questo quanto hanno deciso i leader arabi».