Grecia, i 5 punti su cui discuterà l'Eurogruppo: il primo è il debito
Dopo l'approvazione delle condizioni del terzo piano di aiuti da parte del Parlamento greco i ministri finanziari della zona euro - riuniti da oggi pomeriggio a Bruxelles - si accingono a esaminare l'accordo raggiunto focalizzando la discussione su 5 punti
ATENE (askanews) - Dopo l'approvazione delle condizioni del terzo piano di aiuti da parte del Parlamento greco i ministri finanziari della zona euro - riuniti da oggi pomeriggio a Bruxelles - si accingono a esaminare l'accordo raggiunto focalizzando la discussione su 5 punti, come si desume da un documento di lavoro ottenuto dall'agenzia France Presse che riprende in gran parte le riserve manifestate dalla Germania. Ecco i temi in discussione:
SOSTENIBILITA' DEL DEBITO
Il debito greco costituisce «la questione aperta più importante» si legge nel documento di due pagine nel quale si sottolinea che il fabbisogno di finanziamento di Atene «è più importante del previsto». Il Fondo Monetario Internazionale, il principale creditore della Grecia assieme agli europei, ha già indicato che parteciperà al finanziamento del nuovo piano solo se gli europei assumeranno delle decisioni su un alleggerimento del debito greco del quale detengono una grande parte e che la stessa istituzione di Washington giudica insostenibile. Una posizione, quest'ultima, che imbarazza gli europei e in particolare i tedeschi che esigono la partecipazione del Fmi al salvataggio ma non hanno alcuna intenzione di perdere soldi alleggerendo il debito greco.
FONDI PER LE PRIVATIZZAZIONI
Lo scorso luglio Atene si era impagnata a trasferire a un «fondo indipendente» le sue attività «di valore». A tale fondo spetta il compito di «monetizzare» tali attivi, sia vendendoli, siasfruttandoli nella maniera più redditizia possibile. L'obiettivo è quello di raccogliere 50 miliardi di euro durante tutta la durata del terzo programma di aiuti. Nell'accordo sottoposto all'Eurogruppo, Atene promette la costituzione entro ottobre di una «squadra indipendente per identificare le possibili opzioni e preparare raccomandazioni in vista della creazione del fondo». Ma alcuni creditori ritengono che il semplice fatto di creare una "squadra" non è sufficiente e non soddisfa le condizioni fissate dai creditori.
OBIETTIVI DI BILANCIO
'accordo presentato all'Eurogruppo rivede nettamente al ribasso gli obiettivi di bilancio che Atene deve raggiungere nei prossimi anni. Ora si stima la Grecia registri un disavanzo primario (saldo di bilancio al netto del servizio sul debito) pari allo 0,25% del PIL nel 2015 per poi passare a surplus primari pari allo 0,5% del PIL nel 2016, all'1,75% nel 2017 e al 3,5% nel 2018. I piani di L'Atene per raggiungere tali obiettivi sono considerati "parzialmente conformi" alle richieste dei creditori, si legge nel documento di lavoro, ma alcuni creditori hanno chiesto maggiore chiarezza sulle misure che Atene intende adottare per raggiungere un avanzo primario del 3,5% nel 2018.
RIFORMA DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA
Su questo punto non è stato presentato da Atene "alcun piano concreto" per ridurre stabilmente i costi della funzione pubblica greca, si legge nel documento.
STRATEGIA DELLE RIFORME
Più in generale - si legge ancora nel documento di lavoro - la Grecia non ha fatto abbastanza luce sulla direzione che intende prendere sulle riforme. E' stato dunque chiesto al governo greco di fornire dettagli sui tempi, attuazione e valutazione delle riforme previste.
Schauble fiducioso
Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha detto di essere «fiducioso» che oggi a Bruxelles verrà trovato un accordo in seno all'Eurogruppo sul via libera a un terzo pacchetto di aiuti alla Grecia. Schaeuble aveva espresso la sua preferenza per un prestito-ponte ad Atene piuttosto che un terzo piano di salvataggio. Questa mattina il parlamento greco ha approvato il piano di austerità concordato con i creditori internazionali. «Sono fiducioso nel fatto che riusciremo ad arrivare a una conclusione oggi", ha dichiarato il ministro delle Finanze tedesco al suo arrivo alla riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles. "Se non troveremo una soluzione oggi, dovremo provvedere a un prestito-ponte».
Preoccupazione per il debito
In realtà, l'alto livello del debito pubblico della Grecia resta un «grande punto di preoccupazione» mentre i ministri finanziari della zona euro si accingono a esaminare il terzo pacchetto di salvataggio a favore di Atene in cambio di una serie di riforme. Lo ha detto il presidente dell'eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem. «La sostenibilità del debito è tuttora un grande punto di preoccupazione, specialmente per il Fondo Monetario Internazionale» ha affermato che sarebbe importante che l'istituzione di Washington e l'Europa trovassero un approccio comune a ogni forma di alleggerimento del debito.L'ipotesi di alleggerimento del debito greco vede per ora contraria la Germania, ostile a ogni riduzione che potrebbe potenzialmente costare miliardi ai detentori dei titoli greci.
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