18 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Il segretario generale Onu nello Studio Ovale

Usa, Ban Ki-moon plaude Obama per il Clean Power Plan

Barack Obama incassa l'approvazione di Ban Ki-moon per i suoi sforzi nella lotta contro il riscaldamento climatico

NEW YORK (askanews) - Barack Obama incassa l'approvazione di Ban Ki-moon per i suoi sforzi nella lotta contro il riscaldamento climatico. All'indomani della presentazione delle prime norme federali americane che obbligano gli impianti energetici esistenti a ridurre le emissioni del 32% dai livelli del 2005 entro il 2030, il presidente americano viene lodato dal segretario generale dell'Onu per il suo «forte impegno» e la sua «leadership decisa e lungimirante».

Clean Power Plan gioverà all'economia
Ban, ospitato nello Studio ovale della Casa Bianca, non ha fatto alcun riferimento al compleanno di Obama. Ma il suo regalo al Commander in Chief è arrivato sotto forma di commenti positivi sul Clean Power Plan (e non solo), che per il numero uno del Palazzo di vetro «rafforzerà le economie e creerà posti di lavoro. Darà enormi frutti qui a casa». Come Obama, anche Ban non sposa dunque la tesi di quegli Stati americani che si preparano ad affrontare le vie legali per fermare l'ambizioso piano per l'ambiente dell'amministrazione Obama, sostenendo appunto che ridurrà occupazione e frenerà il motore degli Stati Uniti. 

Priorità tra le piùimportanti
Obama e Ban ora guardano al Summit sul clima che l'Onu organizzerà il prossimo dicembre a Parigi, Francia, e nel quale dovrebbe essere siglato un accordo globale. Il segretario generale dell'Onu ha detto su questo fronte che sta «lavorando da vicino con il presidente [francese François] Holland» e con il cancelliere tedesco Angela Merkel in quanto a capo del G7. Per Ban, «è una priorità tra le più importanti». E rivolgendosi all'inquilino della Casa Bianca ha detto: «Contiamo davvero sul vostro forte sostegno». Obama dal canto suo vuole che il summit parigino sia «un successo» confermando che in cima all'agenda Usa c'è «una risposta urgente alla minaccia del cambiamento climatico».

Questioni regionali
Nel loro colloquio, Obama e Ban hanno toccato varie «questioni regionali» inclusa l'assistenza umanitaria in Siria, la fine del conflitto in Yemen, il Sud Sudan e i «progressi modesti in Libia». Ban ha detto di «pensarla completamente allo stesso modo sul tema siriano». Sullo Yemen, «non c'è una soluzione militare. C'è solo una soluzione politica, attraverso il dialogo. L'80% della popolazione ha un bisogno urgente di assistenza umanitaria». Il numero uno dell'Onu ha citato anche i recenti «risultati diplomatici straordinari» ottenuti da Obama come l'accordo sul nucleare iraniano, la normalizzazione delle relazioni con Cuba e la «visita di successo in Africa». I membri dell'amministrazione Usa presenti nello Studio ovale erano il vicepresidente Joe Biden; l'ambasciatore Usa all'Onu Samantha Power; il consigliere sulla sicurezza nazionale Susan Rice e il vice segretario di Stato Antony Blinken.