Libia, il dialogo tra i due parlamenti riprenderà giovedì
Per l'inviato ONU Bernardino Leon, la soluzione politica sarebbe ormai prossima. Intanto, una fonte diplomatica di Rabat ha rivelato che i negoziati tra i due parlamenti libici riprenderanno giovedì prossimo a Skhirat, in Marocco, con la speranza di arrivare a un accordo su un governo di unità nazionale.
RABAT (askanews) - I negoziati tra i due parlamenti libici mediati dall'Onu riprenderanno giovedì prossimo a Skhirat, in Marocco, con la speranza di arrivare a un accordo su un governo di unità nazionale. Lo ha reso noto oggi una fonte diplomatica a Rabat.
Giovedì nuovi negoziati
«Le delegazioni arriveranno domani e il dialogo riprenderà giovedì, con la speranza di arrivare a qualcosa di concreto», ha detto la fonte. Interpellato dalla France presse, un esponente del parlamento di Tripoli, Mohammed Saleh Al-Makhzoum, ha confermato la ripresa del negoziato a Skhirat, città situata nei pressi di Rabat, dove si sono già tenute altre due sessioni di incontri il mese scorso. «Gli esponenti del nostro parlamento si sono riuniti per discutere gli ultimi sviluppi e individuare i punti che saranno discussi durante questa nuova sessione», ha detto Al-Mahzoum.
Onu: necessario arrivare a governo di unità nazionale
Ieri il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha esortato i partecipanti al negoziato ad «arrivare a un accordo su un governo di unità nazionale per mettere fine alla crisi politica, di sicurezza e istituzionale» del Paese, minacciando sanzioni contro quanti alimentano le violenze. Ad Algeri, dove si sono riuniti ieri i rappresentanti dei principali partiti libici, l'inviato Onu per la Libia, Bernardino Leon, ha definito «prossima» una soluzione politica.
- 07/05/2020 Libia, il Premier Sarraj discute il rilancio dei negoziati dopo lo stallo dell'offensiva
- 20/04/2020 Libia, il Covid-19 non ferma gli scontri. Haftar in difficoltà
- 18/02/2020 Libia, la soddisfazione di Luigi Di Maio: «Nuova missione navale, l'Ue ora ascolta l'Italia»
- 17/02/2020 Sarraj: «La chiusura dei siti petroliferi porterà a una catastrofe che colpirà tutti»