Il Cairo prepara attacco di terra a Derna contro l'Isis
Secondo Debka, l'attacco di terra a Derna dovrebbe avvenire a giorni, in contemporanea a un'altra operazione antiterrorismo che il presidente egiziano intende lanciare nel Sinai con la collaborazione del Generale Haftar, appena nominato comandante dell'esercito libico.
IL CAIRO - Dopo i raid aerei del 16 febbraio scorso, il presidente egiziano Abdel-Fatteh El-Sisi è pronto a lanciare un assalto di terra a Derna, roccaforte dei jihadisti dello Stato islamico (Isis) in Libia. Secondo quanto riportato dal sito Debka, vicino all'intelligence israeliana, al Sisi ha ordinato all'esercito e alla marina di prepararsi a un assalto di terra per conquistare la città e sconfiggere gli islamisti.
Secondo Debka, l'attacco di terra a Derna dovrebbe avvenire a giorni, in contemporanea a un'altra operazione antiterrorismo che il presidente egiziano intende lanciare nel Sinai.
Fonti militari hanno precisato che l'attacco egiziano dovrebbe avvenire da nord, a seguito di uno sbarco sulla costa, ed essere sostenuto da una simultanea offensiva da sud da parte delle forze libiche guidate dal generale Khalifa Haftar, nominato oggi capo di Stato maggiore dal parlamento riconosciuto dalla comunità internazionale.
Generale Haftar nominato comandante dell'esercito libico
Il generale Khalifa Haftar è stato nominato oggi capo di Stato maggiore dell'esercito che risponde al governo riconosciuto dalla comunità internazionale. E' quanto hanno riferito diverse fonti all'emittente al Arabiya. La nomina di Haftar era stata presentata la scorsa settimana al presidente del parlamento eletto, tanto che il portavoce dell'assemblea Faraj Bouhashen aveva annunciato a breve una decisione.
La nomina rischia di complicare la mediazione dell'ONU tra i due governi che si contendono la guida del Paese. Bouhashem aveva annunciato la scorsa settimana che il parlamento non avrebbe ceduto alle pressioni della comunità occidentale, in particolare di Stati Uniti e Regno unito, di non affidare il comando delle forze armate al generale, «escludendolo dall'arena politica e militare libica».
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