29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Relazioni internazionali

Obama: dalla pazienza alla lungimiranza «strategica»

La Casa Bianca pubblicherà oggi il rapporto sulla strategia per la sicurezza nazionale, in cui difenderà le scelte operate finora nel contesto internazionale, in base al principio della grande cautela in prospettiva strategica. Intanto però, Barack Obama rinforza anche la sua alleanza con Modi, il primo ministro indiano, perché strategica non è solo la sua pazienza, ma anche la sua lungimiranza.

NEW YORK - La Casa Bianca pubblicherà oggi il rapporto sulla strategia per la sicurezza nazionale, in cui difenderà le scelte operate finora nel contesto internazionale, in base al principio della grande cautela in prospettiva strategica.

ARRIVA IL NATIONAL SECURITY STRATEGY DI OBAMA - I critici dell'amministrazione Obama, in questi anni, hanno più volte accusato il presidente di aver risposto troppo lentamente alle crisi, dalla guerra civile in Siria al conflitto nell'Est dell'Ucraina con relativo ruolo della Russia, fino all'ascesa degli estremisti sunniti dell'Isis. Nel rapporto, si difenderà l'approccio di Barack Obama, ribadendo la volontà di proseguire sul percorso della «pazienza strategica», secondo il resoconto fornito da una fonte della rivista Foreign Policy. Il documento spiega e difende la riluttanza di Obama a usare la forza militare per crisi che difficilmente potrebbero essere risolte velocemente. Un approccio deliberatamente cauto, parte di una strategia costruita per assicurare che gli Stati Uniti considerino tutte le opzioni prima di infilarsi in rischiosi conflitti, potenzialmente senza fine. Il National Security Strategy ha l'obiettivo di delineare la strategia dell'amministrazione e di comunicarla ai cittadini e al resto del mondo. Si tratterà del secondo e presumibilmente ultimo rapporto della presidenza Obama, che sarà presentato da Susan Rice, consigliere per la sicurezza nazionale, in un discorso che terrà al Brookings Institution di Washington. Anche se una legge del 1986 prevede che il presidente presenti il documento sulla sua strategia per la sicurezza nazionale ogni anno, per Barack Obama sarà soltanto il secondo, dopo quello del 2010 (anche il predecessore, George W. Bush, ne presentò solo due, nel 2002 e nel 2006).

DALLA PAZIENZA ALLA LUNGIMIRANZA STRATEGICA - Se da un lato il presidente americano, Barack Obama, persegue la «pazienza strategica», dall'altro non trascura di lavorare per costruire e rinnovare solide alleanze all'interno dello scacchiere della politica internazionale. Recentemente, infatti, ha ribadito l'intesa con il primo ministro indiano, Narendra Modi: intesa che serve a New Delhi per rafforzare la sua posizione strategica nella regione, e a Washington assicurarsi un alleato in più nel testa a testa con Pechino. Il viaggio di Obama in India (dal 25 al 27 gennaio scorso) aveva proprio questo significato: è stato il primo presidente della storia americana a recarsi per ben due volte a New Delhi, e l'unico a essere stato invitato come ospite d'onore alla parata annuale della festa della Repubblica indiana. L'immagine che ritraeva Barack Obama e Narendra Modi seduti fianco a fianco, mentre sfilava la parata nazionale, ha fatto il giro del mondo. L'India è preoccupata per le manovre cinesi nell'oceano Indiano e lungo il confine himalayano, perciò è decisa a giocare una "partita triangolare": utilizzando l'alleanza con gli Stati Uniti come strumento difensivo e allo stesso tempo guardandosi dalla Cina. Obama e Modi hanno deciso di estendere un patto di difesa militare decennale che assicurerà una maggiore cooperazione nella regione: perciò, se è vero che l'America usa la «pazienza strategica», è altrettanto vero che «strategica» sia anche la sua lungimiranza.