19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Il Presidente USA sui fatti di Ferguson

Obama: «Guardate al futuro in modo costruttivo»

Dalla Casa Bianca, le violenze viste a Ferguson sono definite «atti criminali». «Dal vandalismo non può arrivare nessun cambiamento positivo», ha affermato il Presidente Obama. E intanto, organizza meeting regionali volti a costruire fiducia tra le comunità e le forze dell'ordine

NEW YORK - Non ci sono scuse per le violenze viste a Ferguson. Per questo deve finire quanto visto nella città del Missouri piombata nel caos dopo che lunedì notte il Gran giurì a deciso di non incriminare Darren Wilson, il poliziotto bianco che il 9 agosto scorso ha ucciso Michael Brown, un giovane nero e disarmato di 18 anni. A dirlo è il presidente americano Barack Obama. Dopo meno di 24 ore dal discorso in cui aveva invitato alle proteste pacifiche, il primo inquilino afroamericano della Casa Bianca torna a parlare sul caso. Lo fa da Chicago (Illinois), dove è andato per promuovere il suo piano per l'immigrazione.

NESSUNA SCUSA DAL PRESIDENTE«Bruciare edifici, incendiare auto, distruggere proprietà, mettere le persone in pericolo. Tutto ciò è distruttivo. Non ci sono scuse», ha detto Obama. «Le persone dovrebbero essere punite se hanno compiuto [tali] atti criminali». Se è stato duro con coloro che hanno preso parte a dimostrazioni degenerate in violenza, Obama ha però promesso di volere lavorare per fare cambiamenti permanenti sul modo in cui la polizia interagisce con le minoranze parte delle comunità in giro per la nazione. «Il mio messaggio a quelle persone che guardano al futuro in modo costruttivo, cercano di organizzarsi e fare domande su come migliorare la situazione: voglio che sappiano che il loro presidente ha intenzione di lavorare con loro», ha dichiarato Obama.

COL VANDALISMO NESSUN CAMBIAMENTO - L'inquilino della Casa Bianca ha annunciato che il segretario alla Giustizia Eric Holder organizzerà meeting regionali volti a costruire fiducia tra le comunità e le forze dell'ordine e a far sì che tali forze operino in modo «giusto». Ma ha precisato: nessun vero cambiamento è mai nato dal vandalismo e dalla distruzione. »La conclusione è che niente di significativo emerge da atti distruttivi...Non ho mai visto una legge sui diritti civili e una sull'immigrazione e la sanità nascere da auto incendiate», ha proseguito spiegando che le conquiste fatte si sono verificate «grazie al voto degli elettori, alla mobilitazione delle persone, al fatto che gli individui guardano alle migliori politiche per risolvere un problema. E' così che si fanno passi avanti». Obama ha concluso il suo intervento su Ferguson dicendo che se »in qualunque parte dell'America una comunità non si sente benvenuta o trattata giustamente, ciò mette tutti noi a rischio. E noi tutti dobbiamo esserne preoccupati».