Il nuovo Parlamento ordina il cessate il fuoco a Tripoli e Bengasi
Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano Libya Herald, la risoluzione, approvata da 131 deputati, prevede che il cessate il fuoco venga monitorato dalle Nazioni Unite e che la Camera dei rappresentanti adotti misure contro le parti che dovessero violare la tregua. Generale dissidente Haftar: «Pieno sostegno al Parlamento».
TRIPOLI - Come primo atto formale, il nuovo parlamento libico insediatosi all'inizio della settimana ha ordinato il cessate il fuoco incondizionato entro 24 ore a tutte le milizie impegnate da settimane negli scontri a Tripoli e Bengasi, costati la vita a oltre 220 persone.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Libya Herald, la risoluzione, approvata da 131 deputati, prevede che il cessate il fuoco venga monitorato dalle Nazioni Unite e che la Camera dei rappresentanti adotti misure contro le parti che dovessero violare la tregua.
Generale dissidente Haftar: pieno sostegno al parlamento - Il generale libico Khalifa Haftar, promotore della «Operazione dignità» contro le milizie islamiste attive nel Paese, ha espresso il suo pieno sostegno al nuovo parlamento insediatosi lunedì scorso a Tobruk. E' quanto riporta oggi l'emittente araba Al Arabiya.
Il generale avrebbe quindi chiesto ai deputati di approvare le norme necessarie per ricostruire le forze armate del Paese.
Haftar ha lanciato la sua «Operazione dignità» contro i gruppi di islamici radicali attivi a Bengasi alla metà di maggio.
Ex comandante ribelle irlando-libico eletto sindaco di Tripoli - Un ex comandante di gruppi ribelli libici e siriani, Mahdi al Harati, un irlando-libico, è stato eletto oggi sindaco di Tripoli dal consiglio municipale uscito dalle elezioni del 17 maggio. Lo ha riportato l'agenzia libica Lana.
Al Harati, 41 anni, ha vissuto una ventina d'anni in Irlanda dove ha sposato una irlandese. Nel 2011 si era recato in Libia per partecipare alla rivolta contro il colonnello Muammar Gheddafi e aveva fondato nell'ovest del Paese la «brigata di Tripoli» che ha preso parte alla «liberazione» della capitale nell'agosto 2011. Dopo la caduta di Gheddafi, era diventato vice comandante del Consiglio militare di Tripoli, guidato allora dall'ex jihadista Abdelhakim Benhaj. Alcuni mesi dopo, aveva raggiunto la Siria per partecipare alla rivolta contro il presidente Bashar al Assad. In Siria aveva fondato e guidato il Liwa al Umma, un gruppo di ribelli siriani e stranieri prima di rientrare in Libia nel settembre 2012.
Regolarmente sollecitato durante la rivoluzione da dei media internazionali, aveva acquisito una certa notorietà per la sua conoscenza dell'inglese.
Diciotto sudanesi uccisi da un razzo a Tripoli - Diciotto sudanesi sono stasti uccisi da un razzo caduto nella periferia di Tripoli, la capitale libica dove si affrontano da settimane milizie rivali. Lo ha riportato l'agenzia ufficiale sudanese Suna. «Diciotto sudanesi sono stati uccisi da un razzo abbatuttosi nei pressi della zona dove risiedono nella periferia di Tripoli», a ha riportato Suna, citando il portavoce del governo, Omer Mohammed Saleh.
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