26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Medio Oriente

Nucleare iraniano, Kerry vola a Ginevra. Israele contro l'accordo

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la sua totale contrarietà a un'intesa della comunità internazionale con l'Iran durante l'incontro di due ore avuto all'aeroporto di Tel Aviv con il segretario di Stato Usa, John Kerry, prima che questi partisse per Ginevra

BEN GURION - Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la sua totale contrarietà a un'intesa della comunità internazionale con l'Iran durante l'incontro di due ore avuto all'aeroporto di Tel Aviv con il segretario di Stato Usa, John Kerry, prima che questi partisse per Ginevra.

Kerry è atteso nella città svizzera per un incontro trilaterale con il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, e il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton, «per appianare le divergenze nei negoziati» sul programma nucleare iraniano, in corso da ieri tra Teheran e i paesi del 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito, Francia e Germania, ndr). La comunità internazionale potrebbe siglare oggi «un accordo iniziale» con Teheran, come anticipato ieri da fonti Usa, che prevede la sospensione del programma nucleare iraniano per almeno sei mesi in cambio di una «limitata e reversibile» revoca delle sanzioni imposte a Teheran.

Oggi, Netanyahu ha detto a Kerry che la comunità internazionale sta offrendo all'Iran «l'accordo del secolo» e che «Israele non è tenuto a rispettare questo accordo e farà tutto il necessario per proteggere se stessa e il suo popolo».

«Comprendo che gli iraniani siano molto soddisfatti a Ginevra, come è naturale, perchè hanno ottenuto tutto senza cedere nulla - ha aggiunto - volevano una revoca delle sanzioni dopo anni di un estenuante regime di sanzioni e lo hanno ottenuto e non cederanno nulla perchè non ridurranno in alcun modo la loro capacità di arricchimento dell'uranio».