19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Esteri | Cina

L'addio di Wen Jiabao

Il Primo Ministro cinese lascia la scena politica aprendo i lavori del Parlamento su una nota di fiducia, promettendo alla Cina una crescita del 7,5% per quest'anno e lasciando alle sue spalle alcune «vittorie eclatanti», ma pur sempre una corruzione galoppante

PECHINO - E' arrivato il giorno dell'addio per il primo ministro cinese Wen Jiabao, che lascia la scena politica aprendo i lavori del Parlamento su una nota di fiducia, promettendo alla Cina una crescita del 7,5% per quest'anno e lasciando alle sue spalle alcune «vittorie eclatanti», ma pur sempre una corruzione galoppante.

BILANCIO ECCEZIONALE - Davanti ai 3mila delegati dell'Assemblea nazionale popolare, riunita nel Palazzo del Popolo di Pechino, Wen Jiabao ha presentato il tradizionale rapporto di attività del governo, esponendo in un dossier di 32 pagine il bilancio del «periodo eccezionale» di cinque anni appena trascorsi e tracciando le prospettive future della secondo a economia mondiale.
La sessione annuale dell'Assemblea è chiamata a ratificare la nuova classe dirigente cinese uscita dal XVIII Congresso del Partito comunista, che guiderà il paese per i prossimi dieci anni. Xi Jinping, 59 anni, nuovo segretario generale del partito, dovrà essere designato ufficialmente come presidente della repubblica al posto di Hu Jintao, e Li Keqiang, 57 anni, succederà a Wen Jiabao alla guida del governo.

AUMENTA IL BUDGET DELLA DIFESA - Nel suo discorso, durato circa due ore, Wen Jiabao ha fissato gli obiettivi di crescita per il 2013 al 7,5%. L'aumento del budget destinato alla Difesa è del 10,7%, la previsione dell'inflazione si ferma al 3,5%, secondo un rapporto che indica una «politica monetaria prudente».