26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
La crisi del debito greco

Grecia, migliaia in piazza per protestare contro il piano del Governo

Scaramucce con la Polizia, domani il voto del Parlamento. Il nuovo piano prevede la facilitazione dei licenziamenti e una riduzione dei salari minimi, ma questi aspetti saranno inclusi in una legge successiva da approvare nelle prossime due settimane

ATENE - Migliaia di manifestanti si sono radunati oggi nel centro di Atene per protestare contro il nuovo e doloroso piano di austerity adottato dal governo per evitare il rischio di un default del Paese ellenico. Almeno 3500 persone hanno protestato nella piazza Syntagma, presso il parlamento greco, nel secondo giorno di proteste e di sciopero generale. Centinaia di poliziotti in assetto antisommossa sono stati schierati sulla piazza, anche se finora si sono verificate soltanto sporadiche scaramucce.
«Stanno rovinando le nostre vite», si poteva leggere su un cartello dei manifestanti, indignati per l'ennesima stretta imposta da Ue e Fondo monetario internazionale (Fmi) in cambio di un pacchetto di salvataggio da 130 miliardi di euro. A Salonicco, la seconda città del Paese, almeno 4000 persone hanno preso parte a una protesta simile.

Domani il parlamento greco dovrebbe votare su tre testi: misure per ricapitalizzare le banche elleniche, un'autorizzazione al premier Lucas Papademos per firmare gli accordi europei e un swap di titoli pubblici con le banche creditrici per cancellare 100 miliardi del debito greco, che ammonta a 350 miliardi di euro. Il nuovo piano prevede anche la facilitazione dei licenziamenti e una riduzione dei salari minimi, ma questi aspetti saranno inclusi in una legge successiva da approvare nelle prossime due settimane. Durante il voto di domani sono attese nuove manifestazioni.