Turchia, sale a 105 il numero dei giornalisti in carcere
Nel fine settimana arrestato giornalista quotidiano curdo. Il partito per la Giustizia e lo Sviluppo «Akp, guidato dal premier Recep Tayyip Erdogan) sta abusando della legge anti terrorismo
ISTANBUL - Aumenta a 105 il numero dei giornalisti turchi in carcere. La denuncia arriva dalla ong turca Tgd, la Piattaforma per la solidarietà con I giornalisti in carcere. A finire dietro le sbarre per ultimo, lo scorso 28 gennaio, è stato Aziz Tekin, un giornalista curdo che collaborava oer il quotidiano Azadiya Welat, che ha avuto a sua volta problemi con la giustizia della Mezzaluna.
Il giornalista è stato arrestato con l'accusa di associazione a organizzazione terroristica, in particolare al Kck, l'Unione delle comunità curde, considerata associazione terroristica e che al suo interno comprenderebbe anche il Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, che da anni lotta per la creazione di uno stato indipendente.
Il Partito di Erdogan abusa della legge anti terrorismo - «La Turchia è fra I Paesi con il più alto numero di giornalisti arrestati al mondo - si legge nel comunicato della Tgd -. Con l'ultimo arresto il Paese rafforza la sua posizione ai vertici della classifica. Il partito per la Giustizia e lo Sviluppo (Akp, guidato dal premier Recep Tayyip Erdogan ndr) sta abusando della legge anti terrorismo».