18 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Il discorso sullo stato dell'Unione

Oggi discorso di Obama sullo stato dell'Unione, focus su economia

Il Presidente americano anticipa anche i temi di campagna elettorale. Obama insisterà sulla necessità di aumentare le entrate facendo pagare più tasse ai ricchi come parte del suo pacchetto di misure volto a ridurre il deficit

NEW YORK - Questa sera, durante il terzo discorso sullo stato dell'Unione della sua presidenza, Barack Obama delineerà il piano per costruire «un'economia destinata a durare». Il discorso, l'ultimo di questo primo mandato per il presidente, promette di essere tanto un manifesto politico quanto un'agenda economica per il nuovo anno. Stando a un video postato sul sito della sua campagna elettorale e inviato a 10 milioni sostenitori, durante il discorso di martedì, Obama indicherà le sue ricette per una ripresa economica con meno disparità.

Focus su economia - Obama insisterà sulla necessità di aumentare le entrate facendo pagare più tasse ai ricchi come parte del suo pacchetto di misure volto a ridurre il deficit ed esorterà nuovamente il Congresso ad estendere gli sgravi fiscali sui prelievi in busta paga per tutto il 2012. Il presidente chiederà anche un ritorno ai valori americani, dove sia il duro lavoro che la responsabilità - non l'incoscienza - aziendale viene premiata.
Stando al video, il piano di Obama per stimolare la ripresa economica si baserà in buona parte sul rilancio dei settori energetico, manifatturiero e dell'istruzione. Per quanto riguarda il manifatturiero, il presidente dovrebbe insistere sulla necessità di riportare posti lavoro negli Stati Uniti e sottolineare come sotto la sua presidenza, il settore è cresciuto per la prima volta in 15 anni. Nel rilanciare il settore energetico, Obama insisterà sullo sviluppo di fonti energetiche alternative e sulla necessità di diminuire la dipendenza energetica del Paese. Mentre per migliorare la preparazione della forza lavoro, il presidente spingerà per l'istituzione di corsi di formazione per i disoccupati di lungo termine e i veterani delle guerre in Iraq ed Afghanistan; ma anche nuove proposte per rendere i college più accessibili.