12 ottobre 2025
Aggiornato 17:30
Oggi in edicola l'inchiesta-denuncia del settimanale Marianne

Carla Bruni sotto accusa per i fondi anti-Aids, lei smentisce

La premiere dame avrebbe ottenuto in modo poco limpido 3,5 milioni di dollari dall'agenzia internazionale. Il riferimento è a Julien Civange, artista e testimone delle nozze presidenziali, che avrebbe a sua volta foraggiato il sito della ex modella e alcune sue campagne filantropiche

PARIGI - Il Fondo mondiale contro l'Aids e Carla Bruni-Sarkozy hanno smentito pubblicamente l'articolo del settimanale Marianne - oggi in edicola - in cui si sostiene che la premiere femme abbia ottenuto in modo poco limpido 3,5 milioni di dollari dall'agenzia internazionale. Nel pezzo intitolato Inchiesta sulla filantropa Carla Bruni-Sarkozy - che esce a soli 100 giorni dalle elezioni presidenziali d'Oltralpe - il settimanale afferma che, «aggirando qualsiasi regolare procedura» o gara d'appalto, il Fondo avrebbe versato una somma pari a 2,7 milioni di euro «a favore delle attività filantropiche di Carla Bruni-Sarkozy e di diverse società di uno dei suoi amici intimi».

Le attività umanitarie della Bruni sono «inefficaci e di aiuto soprattutto alla sua immagine» - Il riferimento è a Julien Civange, artista e testimone delle nozze presidenziali, che avrebbe a sua volta foraggiato il sito della ex modella e alcune sue campagne filantropiche. L'autore dell'inchiesta, il giornalista e scrittore di sinistra Frederic Martel definisce le attività umanitarie della Bruni «inefficaci e di aiuto soprattutto alla sua immagine». Il Fondo mondiale per la lotta all'Aids è finanziato prevalentemente da Stati Uniti e Francia.
L'Italia, fra i paesi fondatori dell'agenzia, è di recente uscita dal consiglio di amministrazione per il mancato versamento dei fondi promessi, 160 milioni nel 2009 e nel 2010. L'agenzia internazionale ha smentito l'articolo di Marianne con un comunicato, in cui si parla di una campagna stampa «inesatta e ingannevole» che «sminuisce l'impatto positivo del ruolo svolto da Madame Bruni-Sarkozy come ambasciatrice del Fondo mondiale, attività da cui dipendono numerose vite umane».
Il Fondo ha sostenuto che un aiuto di 2,8 milioni di dollari (ossia circa 2,17 milioni di euro) sia stato effettivamente versato alla Francia per una campagna di sensibilizzazione sulla trasmissione del virus Hiv da madre a bambino ma «rispettando tutte le procedure» e «non versando nemmeno un centesimo alla fondazione di Carla Bruni-Sarkozy». Nella tarda serata di ieri la cantautrice ed ex top model ha commentato sul suo sito: «L'insinuazione secondo cui dei finanziamenti sarebbero stati ottenuti da partner pubblici è interamente infondata».