Violenze Boko Haram, le Ong temono oltre 100 morti
Il precedente bilancio era di 50 vittime. Gli scontri a fuoco si sono verificati nelle città di Damaturu e Potiskum, nello Stato di Yobe, e a Maiduguri, capitale del vicino Stato di Borno. Gli scontri, iniziati ieri, sono proseguiti fino a questa mattina a Damaturu
KANO - Il bilancio delle violenze scatenate nel nord est della Nigeria dal gruppo estremista islamico di Boko Haram potrebbe raggiungere i 100 morti. Lo hanno affermato oggi una fonte di polizia e un responsabile di una Ong. «Secondo le informazioni che ricevo da Damaturu, fino a cento persone potrebbero essere state uccise», in questa città, ha dichiarato all'Afp una fonte di polizia di alto rango, che ha sede nel nord e che ha richiesto l'anonimato. «Per il momento, le cifre che ricevo segnalano dai 69 ai 100 morti a Potiskum e Damaturu», ha detto Chidi Odinkalu, responsabile della Ong di difesa dei diritti civici Open society justice initiative.
Un precedente bilancio era di oltre 50 vittime, tra soldati e civili: gli scontri a fuoco si sono verificati nelle città di Damaturu e Potiskum, nello Stato di Yobe, e a Maiduguri, capitale del vicino Stato di Borno. Gli scontri, iniziati ieri, sono proseguiti fino a questa mattina a Damaturu.
«Abbiamo compiuto questi attacchi per vendicare la morte dei nostri fratelli uccisi dalle forze di sicurezza nel 2009», ha dichiarato all'Afp il portavoce del gruppo, Abul Qaqa. Il portavoce ha assicurato che Boko Haram continuerà la guerra fino alla creazione di uno Stato islamico in Nigeria. il gruppo aveva rivendicato anche la paternità dell'attentato suicida di agosto contro la sede delle Nazioni Unite ad Abuja, la capitale nigeriana, costato la vita a 24 persone.
La Nigeria è il Paese più popolato di tutta l'Africa, con oltre 160 milioni di abitanti.