13 dicembre 2024
Aggiornato 01:00
Il Portavoce del Governo all'aeroporto lancia accuse a Londra

Arrivati a Teheran i Diplomatici iraniani espulsi dalla Gran Bretagna

Londra ha chiuso la sua ambasciata in Iran e rimpatriato tutto il personale a seguito dell'incidente che «non sarebbe potuto accadere», secondo il Ministro britannico Hague, «senza un consenso minimo» del regime iraniano

TEHERAN - I diplomatici iraniani espulsi dalla Gran Bretagna a seguito dell'invasione dell'ambasciata britannica a Teheran sono arrivati questa mattina presto nella capitale iraniana. Lo ha annunciato l'agenzia semiufficiale Fars. Il gruppo ha lasciato l'aeroporto internazionale di Teheran da un ingresso secondario per sottrarsi ai giornalisti che lo attendevano sul posto. Circa 150 studenti che scandivano «Morte alla Gran Bretagna» erano venuti ad accogliere i diplomatici senza riuscire però a vederli.

La rappresaglia del Governo di Londra - I diplomatici sono stati espulsi da Londra in rappresaglia al saccheggio martedì della sua ambasciata a Teheran da parte di centinaia di manifestanti. Mercoledì, il capo della diplomazia britannica, William Hague, aveva dato loro 48 ore di tempo per lasciare il Regno Unito.
Londra ha chiuso la sua ambasciata in Iran e rimpatriato tutto il personale a seguito dell'incidente che «non sarebbe potuto accadere», secondo Hague, «senza un consenso minimo» del regime iraniano. Il saccheggio dell'ambasciata ha avuto luogo otto giorni dopo l'annuncio di nuove sanzioni da parte di Londra contro Teheran.
Secondo Ramin Mehmanparast, portavoce del ministero degli Esteri iraniano, presente all'aeroporto di Teheran e citato dall'agenzia Fars, «il governo britannico tenta al momento di trascinare altri Paesi europei in un problema bilaterale».
Per solidarietà con Londra, Parigi, Berlino, l'Aia e Roma hanno richiamato i loro ambasciatori per consultazioni.