Iran: Israele, è arrivato il momento di agire
Il Ministro della Difesa Ehud Barak intervistato dalla CNN. Due giorni fa il Consiglio dei Governatori dell'Aiea ha approvato con 32 voti favorevoli una risoluzione contro l'Iran. Teheran: Pronti a una maggiore cooperazione con l'Aiea
WASHINGTON - «E' arrivato il momento di agire» sulla questione relativa ai programmi nucleari iraniani: lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, intervistato dalla rete satellitare statunitense Cnn.
Barak ha sottolineato come l'argomento di un attacco militare non possa «essere discusso pubblicamente»: «Posso dire che il rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) rappresenta un documento di estrema gravità per tutti, i politici e l'opinione pubblica, e la gente ha capito che è arrivato il momento di agire». «Hanno capito che l'Iran è deciso a sviluppare un'arma nucleare, non esiste altra spiegazione possibile o concepibile per ciò che sta accadendo, e va fermato», ha concluso il Ministro israeliano.
Risoluzione AIEA contro l'Iran - Due giorni fa il Consiglio dei Governatori dell'Aiea ha approvato con 32 voti favorevoli, due contrari e un astenuto una risoluzione contro l'Iran. I Paesi del 5+1 si erano accordati alla vigilia della riunione su una formulazione del testo nella quale si esprimeva «una profonda e crescente preoccupazione» in merito ai programmi nucleari di Teheran, senza tuttavia fissare alcuna data per un chiarimento delle questioni sollevate dal rapporto - assai critico - diffuso dal Direttore generale dell'Aiea, Yukio Amano.
Nel suo ultimo rapporto infatti l'Aiea ha espresso delle «gravi preoccupazioni» sul programma nucleare iraniano, citando informazioni «credibili» secondo le quali Teheran avrebbe lavorato alla messa a punto di un'arma nucleare malgrado i ripetuti dinieghi.
Teheran: Pronti a una maggiore cooperazione con l'Aiea - L'Iran è pronto ad una «maggiore» cooperazione con l'Agenzia Internazionale epr l'Energia atomica (Aiea) se questa «assumerà una posizione più equilibrata» rispetto alla Repubblica Islamica: lo ha dichiarato il ministro degli esteri iraniano, Ali Akbar salehi.
Un anno di carcere al consigliere per la stampa di Ahmadinejad - Ali Akbar Javanfekr, direttore del quotidiano governativo Iran e consigliere per la stampa del presidente Mahmoud Ahmadinejad, è stato condannato a un anno di prigione per aver pubblicato articoli e immagini contrarie ai «valori islamici» e alla «morale pubblica». E' quanto riferisce oggi l'agenzia di stampa Mehr.
Già direttore dell'agenzia governativa Irna, Javanfekr «è stato condannato a sei mesi di prigione per la pubblicazioni di articoli contrari ai valori islamici e a sei mesi di prigione per la pubblicazione di articoli e immagini contrarie alla morale pubblica in un numero speciale intitolato Khatoun» e dedicato alle donne, ha precisato l'agenzia Mehr. L'avvocato di Javanfekr ha già annunciato appello.
Oggi una corte iraniana ha sospeso per due mesi la pubblicazione del quotidiano riformatore Etemad per aver diffuso «notizie false e insulti nei confronti di esponenti di governo», dopo l'intervista a Javanfekr, in cui denunciava gli attacchi lanciati dagli ultraconservatori al Presidente e ai suoi collaboratori.
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