28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Il leader libico amava il sesso di gruppo

Gheddafi era ossessionato da viagra e orge

A rivelarlo è il suo ex collaboratore Faisal. Tra le amanti del colonnello le amazzoni, alcune finivano in ospedale. Intanto fallisce il tentativo di nominare il Capo di Stato maggiore, mentre la Gran Bretagna invia esperti per individuare tutte le armi chimiche

TRIPOLI - Muammar Gheddafi amava il sesso di gruppo e per migliorare le sue prestazioni ingeriva viagra in gran quantità. A rivelarlo è il suo ex collaboratore Faisal, secondo il quale l'infermiera ucraina aveva avvertito da tempo il colonnello delle gravi conseguenze per la salute dovute a un abuso delle pillole blu.
«Alle volte erano cinque donne al giorno», ricorda il servitore 29enne, citato dal Daily Mail. «Entravano nella sua stanza da letto, lui faceva con loro quello che voleva. Poi usciva come se si fosse appena soffiato il naso». Le donne, invece, alle volte finivano dritte in ospedale, ha raccontato Faisal. Tra le amanti del dittatore c'erano le «amazzoni», le sue celebri bodyguard. Molte di loro, tuttavia, sarebbero state ricoperte di regali e soldi. Altre donne l'ex raìs le avrebbe reclutate all'Università di Tripoli, dove teneva delle conferenze,al termine delle quali si portava a letto alcune studentesse.
Sempre secondo Faisal, tra i cui compiti c'era anche quello di tingere i capelli al leader libico ucciso il 20 ottobre nei pressi di Sirte, Gheddafi si sarebbe fatto procurare uno strumento per allungare il pene in un quartiere a luci rosse di Parigi.

Fallito il tentativo di nominare il Capo di Stato maggiore - Ufficiali dell'ex esercito libico si sono riuniti oggi a Bengasi per nominare un capo per «l'esercito nazionale» in corso di formazione, ma la riunione si è conclusa con un nulla di fatto a causa delle divisioni interne. «Dovevamo nominare un capo di Stato maggiore ma ci sono ancora delle divergenze», ha dichiarato all'Afp il colonnello Nasser Bousnina. Da 200 a 300 ufficiali e soldati, ai quali si sono aggiunti decine di «katayeb», i volontari civili che hanno combattuto le forze di Muammar Gheddafi, si erano riuniti ella base aerea di Benina, nei pressi dell'aeroporto di Bengasi.
Ma il caos si è rapidamente impadronito della riunione: alcuni partecipanti hanno manifestato disappunto per la presenza di alcuni ufficiali in tribuna. Altri si sono opposti al termine di «formazione» di un esercito nazionale che era all'ordine del giorno, preferendogli quello di «riorganizzazione». A fronte dell'afflusso davanti alla tribuna e al caos che è seguito, l'assemblea si è sciolta. Una nuova riunione dovrebbe tenersi giovedì per nominare un capo di Stato maggiore, secondo diverse fonti militari. Più ufficiali hanno accusato degli «infiltrati» di aver fatto fallire la riunione.
I membri dell'ex esercito ritengono il ministero della Difesa responsabile del ritardo nella ricostituzione di un esercito. La formazione di una nuovo esercito regolare è una questione sempre più delicata a causa dell'insistenza di alcune brigate a non deporre le armi per il momento. Numerosi ufficiali avevano defezionato durante la guerra per unirsi ai combattenti ribelli, ma restano spesso considerati con diffidenza, e talvolta anche ostilità, dalle brigate di civili.

Esperti britannici per individuare tutte le armi chimiche - Il Regno Unito invierà esperti in Libia per aiutare le autorità a individuare tutti i depositi di armi chimiche del deposto regime di Muammar Gheddafi. E' quanto scrive oggi il quotidiano britannico Guardian, ricordando che l'Organizzazione dell'Aja per la proibizione delle armi chimiche ha fatto sapere la scorsa settimana di essere stata informata sulla presenza di nuovi depositi, finora sconosciuti.
Secondo fonti del Foreign Office, i depositi potrebbero essere più grandi di quanto creduto finora e dislocati in più di un sito. Ieri, lo stesso premier David Cameron ha detto: «Sebbene Gheddafi avesse accettato di rivelare e smantellare tutte le sue armi di distruzione di massa e sebbene fossero stati fatti veri passi avanti nel ridurre la loro minaccia, negli ultimi giorni abbiamo saputo che le nuove autorità libiche hanno trovato armi chimiche che erano state tenute nascoste al mondo».
All'inizio della rivolta contro il regime di Gheddafi, lo scorso marzo, Tripoli aveva già distrutto circa il 55% delle sue riserve dichiarate di agente mostarda e il 40% dei composti chimici usati per la fabbricazione delle armi, stando a quanto ricorda oggi il Financial Times.