Cina: «Irresponsabili» le accuse di Washington sui cyber attacchi

PECHINO - La relazione dell'amministrazione Obama che accusa la Cina e la Russia di spionaggio economico, tecnologico e militare attraverso le reti informatiche è «irresponsabile» e «non professionale»: lo ha reso noto il governo di Pechino, precisando che «esprimere un giudizio preventivo, senza un'indagine, sugli attacchi (informatici) non è né professionale né responsabile».

«Gli attacchi informatici sono sovranazionali e anonimi», ha assicurato il portavoce del ministero cinese degli Affari esteri Hong Lei, denunciando i «pregiudizi» contro la Cina in materia di cyber-spionaggio. «Speriamo che la Comunità internazionale saprà abbandonare i suoi pregiudizi e lottare al fianco della Cina per preservare la sicurezza informatica», ha aggiunto il portavoce.
I cinesi «sono gli attori più attivi e più costanti nel settore dello spionaggio economico», ha scritto l'Esecutivo nazionale Usa per il contro-spionaggio nella sua relazione consegnata al Congresso. «Imprese private e specialisti della sicurezza informatica hanno fatto riferimento a una escalation di intrusioni nelle reti informatiche dalla Cina, ma (i servizi di intelligence americani) non possono confermare che (Pechino) ne sia realmente responsabile», è stato aggiunto nel rapporto.

Responsabile USA: incoraggianti gli impegni cinesi sulla moneta - Gli impegni di Pechino a favore di una flessibilità del tasso di cambio della sua valuta nel comunicato finale del vertice del G20 sono «molto incoraggianti». Lo ha affermato un alto responsabile americano a margine della riunione internazionale a Cannes.
«Il riconoscimento da parte della Cina dell'importanza per gli interessi cinesi di permettere al tasso di cambio (dello yuan) di evolvere secondo le forze del mercato è qualcosa di importante. E' molto incoraggiante», ha dichiarato questo alto responsabile sotto copertura di anonimato.