11 ottobre 2024
Aggiornato 17:00
Prime elezioni dalla caduta dell'ex presidente Ben Ali

Tunisia, i 10 punti di Amnesty International per i candidati alle elezioni

Un manifesto per il rafforzamento dei diritti umani. Obama incontrerà il primo ministro tunisino il 7 ottobre

TUNISI - A un mese dalle storiche, prime elezioni dalla caduta dell'ex presidente Ben Ali, Amnesty International ha presentato a tutti i candidati e a tutte le candidate un manifesto in 10 punti per le riforme nel campo dei diritti umani, invitando a sottoscriverlo come prova della serietà del loro impegno.

I 10 impegni contenuti nel manifesto sono:

1. Porre sotto controllo le forze di sicurezza - Occorre un riesame completo di tutte le forze di polizia e di altri organismi incaricati del rispetto della legge. La loro struttura e la loro catena di comando dovranno essere rese pubbliche e dovrà essere istituito un organismo di monitoraggio che esamini in modo indipendente e imparziale le denunce di abusi.

2. Combattere la tortura e gli altri maltrattamenti - Tutti i pubblici ufficiali che si occupano di arresti, detenzioni e interrogatori dovranno sapere che la tortura e gli altri maltrattamenti non saranno tollerati. Tutti i luoghi di detenzione dovranno essere sottoposti a ispezioni regolari, indipendenti, senza preavviso e senza restrizioni.

3. Chiedere la fine della detenzione incommunicado - Le persone detenute dovranno avere accesso regolarmente e senza ritardo, sia per legge che nella pratica, al mondo esterno. Tale accesso dovrà riguardare familiari, avvocati di propria scelta e visite mediche indipendenti.

4. Rispettare i diritti alla libertà di riunione, associazione ed espressione - Le leggi che criminalizzano il pacifico esercito di questi diritti (tra cui le disposizioni della Legge sulle riunioni pubbliche del 1969, la Legge sulle associazioni del 1959, il Codice penale, il Codice della stampa e la Legge antiterrorismo del 2003) dovranno essere abrogate o emendate in modo tale da essere conformi agli standard e alle norme del diritto internazionale.

5. Riformare il sistema giudiziario - L'indipendenza del sistema giudiziario dovrà essere rispettata nella legge e nella pratica. Chiunque sia accusato di un reato dovrà ricevere un processo equo da parte di un tribunale competente, indipendente e imparziale istituito dalla legge, in cui i diritti della difesa dovranno essere pienamente tutelati. Imputati civili non potranno essere processati dai tribunali militari.

6. Indagare sulle violazioni del passato - Dovrà essere aperta un'inchiesta indipendente, approfondita e imparziale sulle violazioni dei diritti umani commesse durante la presidenza di Ben Ali. L'inchiesta dovrà fare raccomandazioni per prevenire future violazioni e dovrà fornire verità, giustizia e riparazione alle vittime.

7. Realizzare i diritti economici, sociali e culturali per tutti - Non dovrà esservi alcuna discriminazione nell'accesso ai servizi pubblici essenziali, come l'acqua, i servizi igienici e le cure mediche. I diritti dei lavoratori e le libertà sindacali dovranno essere rispettati.

8. Porre fine alla discriminazione - Le disposizioni di legge che discriminano per motivi di razza, colore, religione, etnia, nascita, sesso, orientamento sessuale, identità di genere, opinione politica o di altra natura, origine sociale o nazionale, proprietà o altro status, dovranno essere abrogate o emendate in modo tale da essere conformi agli standard e alle norme del diritto internazionale.

9. Porre fine alla violenza contro le donne - Dovrà essere adottata una legge sulla violenza le donne, compresa la violenza domestica e lo stupro coniugale. Dovranno essere aboliti gli articoli 218, 227bis e 239 del Codice penale, che prevedono la fine del procedimento o l'annullamento della pena nel caso in cui la sposa aggredita dal marito ritiri la denuncia o quando l'aggressore sposi la vittima dopo averla stuprata o rapita.

10. Abolire la pena di morte - Dovrà essere mantenuta la moratoria sulle esecuzioni in attesa dell'abolizione della pena di morte.

Obama incontrerà il primo ministro tunisino il 7 ottobre - Il primo ministro tunisino, il Paese nordafricano che ha dato il via alla Primavera Araba, si recherà in visita a Washington il prossimo 7 ottobre. Lo ha annunciato il portavoce della Casa Bianca Jay Carney. «Il presidente (degli Stati Uniti) Barack Obama incontrerà il primo ministro tunisino Beji Caid Essebsi alla Casa Bianca il prossimo 7 ottobre. Durante l'incontro con il primo ministro, il presidente parlerà del robusto sostegno fornito dall'America alla storica transizione della Tunisia verso la democrazia, oltre che di un ampio numero di tematiche bilaterali e regionali di interesse comune. Il presidente vuole cogliere l'occasione per sottolineare i forti legami di amicizia tra il popolo americano e quello tunisino», ha concluso Carney.