«Svolta storica le rivolte nel mondo arabo»
La comunità internazionale sostenga l'«opportunità di cambiamento»
ROMA - La domanda di libertà e giustizia che arriva oggi dal Medio Oriente e dall'Africa del Nord offre l'opportunità per un cambiamento storico della situazione dei diritti umani nel mondo, ma questa svolta «corre sul filo del rasoio». E' quanto afferma Amnesty International nel suo rapporto annuale, presentato alla vigilia del suo 50esimo anniversario.
La gente sfida la paura - «Era dai tempi della Guerra fredda che così tanti governi repressivi non affrontavano una sfida al loro attaccamento al potere - ha dichiarato Christine Weise, presidente della Sezione italiana dell'organizzazione - la richiesta di diritti politici ed economici che si sta propagando in tutto il Medio Oriente e l'Africa del Nord è la prova decisiva che i diritti sono importanti allo stesso modo e costituiscono una richiesta universale».
«La gente sfida la paura - ha sottolineato Weise - persone coraggiose, guidate soprattutto dai giovani, scendono in strada e prendono la parola nonostante le pallottole, le percosse, i gas lacrimogeni e i carri armati. Questo coraggio, insieme alle nuove tecnologie che aiutano le attiviste e gli attivisti ad aggirare e denunciare la soppressione della libertà di parola e la violenta repressione delle proteste pacifiche, sta dicendo ai governi repressivi che i loro giorni sono contati».
Tuttavia, ha aggiunto, è in corso anche una «dura rappresaglia»: i governi di Libia, Siria, Yemen e Bahrein hanno mostrato l'intenzione di picchiare, malmenare e uccidere per poter restare al potere e governi repressivi come quelli di Azerbaigian, Cina e Iran, stanno cercando di impedire una rivoluzione del genere.
Dopo aver chiuso gli occhi per anni davanti agli abusi, ha concluso Weise, è giunta l'ora che la comunità internazionale colga «l'opportunità del cambiamento», stia dalla parte delle riforme, sostenga la costruzione di società basate sui diritti umani e «assicuri che il 2011 non sia una falsa alba per i diritti umani».