Inchiesta Nato su vittime raid. I ribelli: Brega è nostra
Berlusconi sente Cameron. Voci di mediazione Italia-Gran Bretagna con Gheddafi jr
ROMA - Sul terreno, gli insorti libici sono tornati ieri ad avanzare mentre la Nato ha aperto un'inchiesta sul raid che avrebbe fatto venetrdì almeno 15 vittime «amiche» tra insorti e civili. Mentre la riconquista di Brega, annunciata da un comunicato dei ribelli, sembra cosa fatta. Secondo i reporter dell'emittente araba al Jazeera solo pochi uomini di Gheddafi sono rimasti ancora in città.
Tripoli, intanto, ha rifiutato qualsiasi protesta di cessate il fuoco, E, stando ad alcune fonti, il colonnello sarebbe rimasto «scioccato» dalla defezione «eccellente» del ministro Mussa Kussa. Secondo il Telegraph Kussa teme per la sua famiglia visto che, secondo il quotidiano britannico, sua moglie è stata arrestata dalle forze del regime di Tripoli.
Così la stampa britannica ha rilanciato voci su un tentativo di trattativa condotto da Saif al Islam, uno dei figli del Raìs, con britannici e italiani. Ed in effettim le diplomazie di Roma e Londra sembrano lavorare a pieno ritmo. Il ministro degli Esteri Franco Frattini incontrerà il responsabile per la politica estera del Consiglio Nazionale di Transizione libico, Ali al Issawi. Mentre i Premier di Italia e Gran Bretagna, hanno avuto oggi «una lunga e cordiale conversazione», come la ha definito Palazzo Chigi.
«Berlusconi e Cameron hanno discusso dell'evoluzione della situazione in Libia, concordando di continuare a tenersi in stretto contatto», ha sottolineato il Governo italiano.
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