La «sexy» infermiera ucraina di Gheddafi torna a casa
Lo ha confidato la figlia ad un quotidiano ucraino
KIEV - La «procace» infermiera ucraina che, secondo dei cablogrammi americani rivelati da Wikileaks, avrebbe sempre accompagnato il leader libico Muammar Gheddafi, si appresta a tornare a casa. Lo ha dichiarato la figlia Tatiana in una intervista al quotidiano ucraino Segodnia e pubblicata oggi. «Mamma ha telefonato ieri. Ha detto che era a Tripoli. Ci sono spari, scontri, tutto quello che ha mostrato la televisione», ha raccontato Tatiana. «Parlava in maniera calma e ha detto che tornerà presto», ha aggiunto.
Secondo delle note diplomatiche Usa diffuse da Wikileaks, il colonnello Gheddafi si faceva assistere da un piccolo gruppo di infermiere ucraine e «non poteva viaggiare» senza una di loro, Galina Kolotnitska, descritta come «una bionda procace». I cablogrammi inviati dai diplomatici Usa a Tripoli al Segretario di Stato Hillary Clinton nel 2009 sottolineavano che Gheddafi viaggiava sempre con la Kolotnitska. Il numero uno libico «si appoggia da anni alla sua infermiera ucraina, Galina Kolotnitska, che descrivono come una bionda procace», si leggeva in una delle note. «Non può viaggiare senza di lei, perche lei è l'unica a conoscere tutta la sua agenda», proseguiva la stessa fonte.
La figlia di Kolotnitska ha detto di non sapere se la madre si trovi attualmente con il colonnello. Ha raccontato che la madre era partita per la Libia nove anni fa e ha confermato che vi sono «altre infermiere ucraine» con Gheddafi.«Sembra che non si fidi delle libiche», ha commentato.
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