28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Scontri in Egitto

Tre morti in tentato assalto al Ministero dell'Interno al Cairo

Sfida al coprifuoco. Finora oltre 90 vittime. Il Governo si è dimesso. In queste ore convulse, i militari egiziani fraternizzano con i manifestanti

IL CAIRO - Almeno tre persone sono state uccise nel corso degli scontri a fuoco avvenuti durante un tentativo di assalto del ministero dell'Interno egiziano da parte dei manifestanti. Lo riferisce la televisione Al-Jazeera. Il ministero, uno dei simboli della repressione del regime del presidente Hosni Mubarak, è protetto dalla polizia anti-sommossa. Secondo l'emittente panaraba, almeno un'altra persona sarebbe stata uccisa nella centrale piazza Tahrir del Cairo, dove una folla di oltre 50.000 persone sta sfidando il coprifuoco imposto dal governo da circa un'ora.

Il bilancio delle vittime delle proteste ha oltrepassato i 90 morti e i feriti sono oltre mille. Negli obitori di Alessandria, Suez e del Cairo sono stati trasportati decine di cadaveri, alcuni dei quali con i volti «brutalmente sfigurati», ha riferito Al Jazeera.
Mentre le proteste e gli scontri tra manifestanti e polizia continuano nelle principali piazze egiziane il governo si è dimesso. Ieri, nel discorso trasmesso in televisione al termine del quarto giorno di protesta contro il suo regime, il presidente egiziano aveva riferito di averne chiesto le dimissioni, annunciando per oggi la formazione di un nuovo esecutivo.

In queste ore convulse, i militari egiziani fraternizzano con i manifestanti, mentre alcuni soldati si uniscono addirittura alla protesta. «Questa è la rivoluzione di tutto il popolo», si legge su un graffito disegnato sul fianco di un carro armato. Non sono rari i casi in cui militari e civili hanno unito le loro forze per chiedere a Mubarak di lasciare il potere. E' successo anche al Cairo, riferisce oggi il New York Times. A Ramses Square, un civile è salito su un carro armato, ne ha preso la guida, si è messo in testa a un corteo di manifestanti. E i militari hanno lasciato fare. In un'area poco distante, un soldato ha abbandonato il suo mezzo e si è unito ai civili.
Violenti scontri sono scoppiati anche nella città di Ismailia, sul canale di Suez, tra le forze dell'ordine e i manifestanti. I dimostranti urlano «Abbasso Mubarak» e «Siamo tutti egiziani».