26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Cina-Giappone

Tokyo chiede a Pechino i danni

Per la collisione in mare tra il peschereccio e le motovedette nipponiche

TOKYO - Si apre un nuovo capitolo nella disputa tra Tokyo e Pechino: il Giappone chiederà alla Cina di risarcire i danni causati dal peschereccio cinese durante la collisione con due motovedette giapponesi, il 7 settembre al largo delle isole contese di Senkaku.
Credo che il Giappone chiederà i costi della riparazione delle due motovedette», ha dichiarato il portavoce del governo di Tokyo, Yoshito Sengoku. Niente scuse, dunque, da parte di Tokyo per la detenzione «illegale» durata 16 giorni del capitano cinese, così come preteso dalla Cina. Piuttosto una richiesta di risarcimento dei danni.

CRISI DIPLOMATICA - L'abbordaggio del peschereccio e l'arresto del capitano cinese avevano scatenato una grave crisi diplomatica tra Tokyo e Pechino: la Cina aveva sospeso tutti i contatti ministeriali e ad alto livello e minacciato ulteriori provvedimenti, nel caso del mancato rilascio del capitano. Nel frattempo quattro giapponesi erano stati fermati in Cina, con l'accusa di aver filmato illegalmente installazioni militari. Ma soprattutto era stato registrato il blocco delle esportazioni dalla Cina verso il Giappone, non confermato ufficialmente da Pechino, delle «terre rare», elementi fondamentali per computer, auto elettriche, e i prodotti ad alta tecnologia giapponese. La vicenda si è sbloccata il 24 settembre con il rilascio del capitano-