29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
I vertici mondiali

ONU, Francia e Spagna leader di buona volontà

In attesa di Obama, Sarkozy e Zapatero: «Tassiamo le transazioni finanziarie»

NEW YORK - Non fate ricadere il peso della crisi sulle spalle degli Stati poveri. La richiesta del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, presentata all'apertura del summit sugli otto obiettivi di sviluppo del millennio (Millennium Development Goals), è stata subito accolta dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, spalleggiato dal primo ministro spagnolo, José Luis Rodrigo Zapatero. I leader di Francia e Spagna, tra i pochi leader dei Paesi occidentali a intervenire nella prima delle tre giornate di lavoro all'Onu, a New York, hanno presentato una proposta: quella di tassare le transazioni finanziarie, perché «occorre trovare nuove fonti di finanziamento». Una proposta, a dire il vero, che potrebbe incontrare l'opposizione di molti Paesi donatori. Di sicuro, c'è attesa per conoscere, domani, il parere del presidente statunitense, Barack Obama, che ha promesso ulteriori sforzi per raggiungere gli obiettivi.

Il summit serve per fare il bilancio a dieci anni dalla promessa di ridurre fame, povertà, malattie e mortalità entro il 2015. Un impegno preso da tutti i membri delle Nazioni Unite, che non sarà facile mantenere. Se nella lotta alla povertà sono stati ottenuti risultati incoraggianti, tanto da far credere che l'obiettivo di dimezzare il numero di affamati e di persone 'in povertà estrema' - ovvero con meno di un dollaro al giorno - sarà ampiamente raggiunto, preoccupano soprattutto quelli legati alla salute (ridurre la mortalità infantile; migliorare la salute materna; combattere l'Hiv/Aids, la malaria e altre malattie), tra i più lontani dall'essere conquistati.