29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Vaticano soddisfatto

Pedofilia, ritirata denuncia in USA

Padre Lombardi: «Ciò non significa minimizzare l'orrore e la condanna per le vicende degli abusi sessuali»

CITTÀ DEL VATICANO - Tre presunte vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti hanno deciso di rinunciare alla causa intentata contro la Santa Sede nello stato Usa del Kentucky.

PADRE LOMBARDI - «La Santa Sede apprende con soddisfazione le notizie riguardo alla causa del Kentucky», ha affermato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, rispondendo alle domande di giornalisti. «Naturalmente - ha aggiunto - ciò non significa in alcun modo minimizzare l'orrore e la condanna per le vicende degli abusi sessuali e la compassione per le sofferenze delle vittime, perché, come ha giustamente messo in rilievo l'avvocato Lena, la giustizia nei confronti delle vittime e la protezione dei minori devono rimanere l'obiettivo prioritario». Sempre secondo padre Lombardi, «tuttavia è positivo che una causa durata sei anni su un presunto coinvolgimento della Santa Sede in responsabilità di occultamento di abusi, che ha avuto anche forti riflessi negativi sull'opinione pubblica, si sia alla fine dimostrata originata da una accusa non fondata».

I FATTI - I tre uomini del Kentuky - Michael J. Turner, James O'Bryan e Donald Poppe - avevano cercato di ottenere che fosse chiamato a testimoniare sotto giuramento il Papa in persona. L'idea sottesa è che i vescovi che insabbiarono le denuncie siano considerati dipendenti della Santa Sede. Il loro avvocato, William McCurry, oggi ha reso noto di aver ritirato la denuncia, dopo che un'altra sentenza negli Usa ha riconosciuto l'immunità del Vaticano. Negli Stati Uniti ci sono altre due cause pendenti a carico del Vaticano per abusi sessuali su minori compiuti da preti: una nel Wisconsin contro il Papa, per il ruolo svolto da prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, oltre che contro i cardinali Bertone e Sodano, presentata da un gruppo di sordomuti vittime di padre Lawrence Murphy. La seconda nell'Oregon, contro la Santa Sede, per il trasferimento dall'Irlanda agli Stati Uniti di padre Andrew Ronan. All'inizio dell'estate il caso dell'Oregon è approdato alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha scelto di non esprimersi dando, così, il nulla osta all'eventualità di un processo contro la Santa Sede, che ora è lo stesso tribunale di Portland a decidere.