30 luglio 2025
Aggiornato 16:00
Israele nega

Ultimatum alla nave libica diretta a Gaza

Il comandante rotta verso l'Egitto. Sulla Amalthea ci sono 15 attivisti filo-palestinesi e 2.000 tonnellate di cibo e medicine

GERUSALEMME - Ultimatum da Israele alla nave sponsorizzata dalla Fondazione Gheddafi diretta a Gaza: entro la mezzanotte di oggi la nave Amalthea, che batte bandiera moldava, dovrà invertire la rotta e dirigersi verso il porto egiziano di El-Arish. Lo ha detto all'Afp uno degli organizzatori della missione, Mashallah Zwei.
«Altrimenti la marina israeliana ha minacciato di intercettarci», ha aggiunto Zwei, che si trova a bordo della nave, precisando che prima di rispondere all'ultimatum la richiesta israeliana sarà «esaminata».

Intanto una portavoce militare israeliana ha detto che la marina ha effettuato un primo contatto radio con la nave libica, che trasporta 2.000 tonnellate di aiuti per la popolazione di Gaza. La marina ha avviato le procedure per cercare di fermare la nave», ha detto la portavoce, secondo quanto riporta il sito web di Haaretz.
La nave è partita sabato pomeriggio dal porto di Lavrio (60 km a est di Atene), ed è sponsorizzata dalla Fondazione Gheddafi, diretta dal secondogenito del leader libico Muammar Gheddafi, Saif al-Idlam Gheddafi.
Sulla Amalthea ci sono 15 attivisti filo-palestinesi, 12 membri dell'equipaggio e 2.000 tonnellate di cibo e medicine. Il cargo, lungo 92 metri, dovrebbe arrivare a Gaza domani mattina. Tra gli attivisti ci sono 12 libici, un nigeriano, un algerino e un marocchino. Intanto a Gaza la popolazione locale si sta preparando a ricevere l'imbarcazione. Bandiere libiche sono state sistemate nel porto principale della Striscia, insieme a poster del leader libico Gheddafi.

ISRAELE NEGA - Il capitano della nave libica diretta a Gaza con un carico di aiuti umanitari ha fatto sapere che farà rotta verso il porto egiziano di El Arish, come richiestogli da Israele. Lo riporta il sito web del quotidiano israeliano Haaretz. Intanto l'esercito israeliano ha negato di aver dato alcun ultimatum alla nave, ma ha confermato che impedirà in ogni caso al cargo di violare il blocco.

PRECEDENTI - Lo scorso 31 maggio le forze di sicurezza israeliane hanno già assaltato una flottiglia umanitaria diretta a Gaza. Negli scontri scoppiati a bordo di una delle navi della flottiglia, la Mavi Marmara, battente bandiera turca, sono rimasti uccisi nove attivisti di nazionalità turca.