25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Gli USA: «Blocco insostenibile»

Israele cattura Rachel Corrie e la porta verso il porto di Ashdod

Lo ha riferito attraverso Twitter l'organizzazione pacifista Perdana. I passeggeri a bordo stanno bene. The Guardian: «Gli attivisti uccisi con colpi alla testa a bruciapelo»

LARNACA - Le forze armate israeliane sono salite a bordo della nave irlandese Rachel Corrie, riferiscono fonti dell'esercito israeliano. L'abbordaggio è avvenuto in modo pacifico, i soldati non hanno incontrato alcuna resistenza. Israele intende scortare la nave della Freedom Flotilla verso il porto israeliano di Ashdod, impedendole di raggiungere direttamente la Striscia di Gaza, dove gli attivisti volevano scaricare gli aiuti umanitari.

ISPEZIONE - «Israele - ha ripetuto il portavoce militare - non ha problemi a far attraccare la Rachel Corrie ad Ashdod e ad aiutare poi l'equipaggio a trasferire gli aiuti a Gaza» via terra. Ha tuttavia aggiunto che occorrerà prima «ispezionare il carico, per verificare che non vi siano esplosivi o munizioni». Israele ha imposto severe restrizioni attorno alla Striscia di Gaza, fin dall'avvento al potere nell'enclave palestinese degli islamico-radicali di Hamas, nel 2007. Gli attivisti, tuttavia, considerano illegittimo tale blocco, la cui revoca è chiesta con crescente insistenza anche da diversi attori della comunità internazionale: tanto più dopo il sanguinoso blitz di lunedì compiuto dalle forze speciali israeliane contro una flottiglia guidata dalla nave turca Mavi Marmara che cercava a sua volta di forzare l'embargo.

ERDOGAN VALUTA SE MANDARE MARINA A ROMPERE ASSEDIO - Tayyip Recep Erdogan sta valutando se usare la sua Marina per rompere l'assedio di Gaza. Lo scrive Debkafile, un sito considerato vicino all'intelligence israeliana, che cita i servizi segreti turchi. Il premier turco starebbe addirittura pensando di salire a bordo egli stesso di un futura nave di attivisti filo-palestinesi, convinto che Israele non avrebbe il coraggio di intervenire per bloccarlo.

USA: «BLOCCO INSOSTENIBILE» - Secondo fonti di Debkafile ad Ankara, l'amministrazione di Obama è comunque in stretto contatto con il premier turco per cercare di raffreddare gli animi. Mike Hammer, portavoce del National Security Council, ha tra l'altro chiesto espressamente all'imbarcazione israeliana di cambiare rotta e andare al porto di Ashdod. A proposito del blocco su Gaza, Hammer ha detto che «la situazione attuale è insostenibile e deve essere cambiata». Gli Usa lavorano attivamente con Israele, l'Autorità Palestinese e altri partner internazionali, «per mettere a punto nuove procedure per la consegna di materiale e assistenza alla popolazione di Gaza, evitando nel contempo l'importazione di armi».

ATTIVISTI UCCISI CON COLPI ALLA TESTA A BRUCIAPELO - I nove attivisti turchi uccisi dalle forze armate israeliane nel corso del blitz contro la Freedom Flotilla sono stati raggiunti da almeno una trentina di colpi d'arma da fuoco, secondo i risultati dell'autopsia, riportati oggi in esclusiva dal quotidiano britannico The Guardian. Si tratta di pallottole da 9 millimetri, sparate in molti casi da distanza ravvicinata; cinque delle vittime sono state colpite alla testa, scrive il medico legale turco, incaricato di effettuare le autopsie dal ministero della Giustizia di Ankara.
In particolare, Ibrahim Bilgen, 60 anni, è stato colpito da 4 proiettili alla tempia, al petto, ai fianchi e alla schiena. Un diciannovenne, Fulkan Dogan, con cittadinanza americana, è stato raggiunto da cinque colpi sparati da meno di 45 centimetri, alla faccia, alla nuca, due volte alle gambe e una alla schiena. Altri due uomini sono stati uccisi da almeno quatto colpi ciascuno e cinque delle vittime hanno ricevuto proiettili nella schiena, ha riportato Yalcin Buyuk, vice-presiente della commissione di medicina legale.