18 aprile 2024
Aggiornato 07:30
L'assalto israeliano

Israele respinge la risoluzione ONU

il portavoce del ministero degli Esteri Ygal Palmor: «il Consiglio non ha alcuna autorità morale»

NEW YORK - Israele ha respinto oggi la risoluzione del Consiglio dei diritti umani dell'Onu, che chiede lo svolgimento di una inchiesta internazionale sul blitz israeliano dello scorso lunedì contro una flottiglia umanitaria diretta a Gaza, sostenendo che tale istituzione non ha alcuna «autorità morale».

ZERO ASSOLUTO - «L'autorità di questo Consiglio, che si accanisce una volta di più in modo ossessivo contro Israele, è pari allo zero assoluto», ha detto all'Afp il portavoce del ministero degli Esteri Ygal Palmor, sottolineando che paesi come «Gibuti, Pakistan, Cuba o l'Arabia Saudita sono piazzati molto male per presentarsi come difensori dei diritti umani». La risoluzione di ieri è stata approvata da 32 dei 47 membri del Consiglio. Tre paesi hanno votato contro: Stati Uniti, Italia e Paesi Bassi.

SCOTTI: ACCERTARE PRIMA I FATTI - Nel corso di una informativa urgente alla Camera dei Deputati sul blitz israeliano, il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti ha spiegato che l'Italia ha votato contro perchè la risoluzione «esprime una condanna di Israele senza un preventivo accertamento dei fatti».
«Dopo un negoziato volto a riportare il testo proposto con lo statement del Consiglio di Sicurezza - ha spiegato Scotti - l'Italia insieme agli Stati Uniti e ai Paesi Bassi ha votato contro, ritenendo troppo squilibrato il testo approvato da 32 dei 47 membri del Consiglio dei Diritti umani».
Il testo, ha proseguito Scotti, «esprime infatti una condanna di Israele senza un preventivo accertamento dei fatti e domanda, con finalità strumentali, una inchiesta internazionale più severa di quella richiesta dal Consiglio di Sicurezza, senza tener conto che Israele è un Paese democratico in grado di condurre inchieste credibili e indipendenti, senza dover essere a tutti i costi internazionale».