Mitchell: la tragedia non annulli i progressi di pace
L'Emissario Usa interviene alla conferenza con investitori Palestina
BETLEMME - «Non si può lasciare che la tragedia di Gaza faccia crollare i progressi limitati ma reali che sono stati compiuti» nei negoziati di pace: lo ha dichiarato l'inviato speciale americano per il Medio Oriente, George Mitchell, nel corso del secondo giorno di una conferenza internazionale sugli investimenti in Palestina, riferendosi al sanguinoso raid contro la flottiglia umanitaria.
«Ciò che è accaduto rende il vostro compito che è la volontà di andare avanti ancora più cruciale», ha detto Mitchell all'indirizzo dei partecipanti alla conferenza in corso a Betlemme. Alla conferenza, la seconda dal 2008, partecipano oltre al capo del Quartetto per il Medio Oriente, l'ex premier britannico Tony Blair, delegati palestinesi dei territori occupati e un migliaio di uomini d'affari stranieri di una trentina di Paesi.
«Come dimostra questa conferenza, gli sforzi dell'Autorità palestinese per guadagnarsi la fiducia degli investitori e dei consumatori stanno dando i loro frutti sul posto e nel mondo. Più di 2.000 persone di 35 Paesi e centinaia di società locali, regionali e internazionali sono rappresentati a questa conferenza», ha aggiunto l'emissario americano che ieri ha avuto un incontro con il presidente palestinese Abu Mazen in vista della visita di quest'ultimo il 9 giugno alla Casa Bianca, dove sarà ricevuto dal presidente Barack Obama. «Non esiste un conflitto a cui non si possa porre fine. I conflitti possono essere fermati dagli esseri umani, per quanto siano odiosi e crudeli. La pace può trionfare», ha concluso Mitchell, che è stato uno degli architetti del processo di pace in Irlanda del Nord.