Grecia, riesplode la tempesta sui mercati
Trichet esclude la possibilità di default per il paese. La Borsa Atene giù ma riduce le perdite: -3,11%
ATENE - Nuova giornata burrascosa per la Grecia sui mercati, che oggi hanno reagito con forti tensioni alle notizie giunte ieri, tra cui una possibile fuga di capitali da parte di titolari di conti nei maggiori istituti del paese, che avrebbero trasferito ingenti fondi all'estero. Secondo alcune ricostruzioni di stampa le banche avrebbero così richiesto di accedere alle risorse residuali di un fondo di sostegno creato nel 2008.
Per il Paese ellenico si profilano ulteriori revisioni in peggio del deficit di bilancio 2009, anche se il governo ha assicurato che gli obiettivi di risanamento sul 2010 restano confermati. A metà seduta la borsa di Atene è arrivata a perdere oltre il 5 per cento, mentre i bond del paese accusavano il colpo con forti aumenti dei rendimenti, che si muovono nella direzione opposta al prezzo.
Poi dalla Banca centrale europea è arrivata una sorta di ancora di salvataggio. Oggi l'istituzione monetaria, che ha nuovamente confermato i tassi di interesse dell'area euro al minimo storico dell'1 per cento, ha deciso di prorogare a oltre la fine del 2010 i criteri agevolati in uso sui rating dei «collaterali». Con questo termine tecnico vengono definiti i titoli che la stessa Bce accetta come garanzia dalle banche commerciali per conceder loro prestiti di rifinanziamento. L'estensione andrà a tutto favore della Grecia: i suoi bond potranno continuare ad essere utilizzati per ottenere rifinanziamenti della Bce.
Un altro aiuto è arrivato dalle parole del presidente Jean-Claude Trichet: l'ipotesi di una insolvenza sul debito della Grecia «non si pone», ha detto in conferenza stampa, visto il piano di eventuale intervento approntato dall'Unione europea, che verrebbe affiancata dal Fondo monetario internazionale, e a cui la Bce dà «il benvenuto». Atene ha affermato di non ritenere necessario attivare al momento questo meccanismo, ma resta l'allarme sulla situazione del paese, che nel 2009 ha accusato un disavanzo di bilancio del 13 per cento del Pil; e forse di oltre il 14 per cento secondo le ipotesi della stampa locale.
A fine seduta la Borsa greca riduce le perdite a un meno 3,11 per cento. Oggi la vicenda ha nuovamente pesato sull'euro, che a più riprese è sceso sotto quota 1,33 dollari, ma successivamente ha recuperato a 1,3347. Peraltro Trichet non ha mancato di notare che per quanto la questione della Grecia sia seria, questo paese rappresenta solo il 2,5 per cento dell'economia dell'intera area euro.
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