Il «Quartetto» a Israele: Congelare tutte le costruzioni
I mediatori auspicano un accordo tra israeliani e palestinesi in 24 mesi. Biden: nuove case a Gerusalemme Est una «provocazione»
GERUSALEMME - Il Quartetto dei mediatori per il Medio Oriente, riunito oggi a Mosca, ha chiesto a Israele di «congelare» tutte le costruzioni negli insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, e ha condannato la recente decisione del governo israeliano di autorizzare la costruzione di 1.600 nuove case, il cui annuncio - la scorsa settimana - ha determinato una grave crisi tra Israele e Stati Uniti.
«Il Quartetto esorta il governo israeliano a congelare tutte le attività di colonizzazione, a smantellare tutti gli avamposti costruiti dopo il 2001 e ad astenersi dal procedere a demolizioni e a espulsioni a Gerusalemme Est», ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, leggendo il comunicato congiunto alla fine della riunione, a cui hanno partecipato oltre allo stesso Ban anche il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, l'alto rappresentante per la politica estera dell'Ue Catherine Ashton e l'inviato speciale del Quartetto in Medio Oriente Tony Blair. L'Autorità palestinese ha accolto con soddisfazione l'appello dei mediatori.
Il Quartetto si dice anche «profondamente preoccupato» per il deterioramento della situazione nella Striscia di Gaza, e auspica che la ripresa del negoziato di pace possa condurre a un accordo tra le parti nel giro di 24 mesi. Aerei israeliani hanno bombardato nella notte alcuni obiettivi palestinesi nella Striscia di Gaza, provocando due feriti lievi. Le incursioni aeree hanno avuto luogo alcune ore dopo il lancio di razzi palestinesi contro lo stato ebraico, che ha provocato la morte di un agricoltore di origine tailandese.
La Clinton a Mosca - Parlando in conferenza stampa a Mosca, Hillary Clinton ha colto l'occasione per ribadire che le relazioni tra Stati Uniti e Israele sono «profonde, solide e durature», compiendo così un altro passo in avanti verso la risoluzione della crisi che si è aperta tra i due stretti alleati. Hillary Clinton e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu hanno avuto un colloquio telefonico nella serata di ieri. I due leader hanno concordato un incontro a Washington per la prossima settimana quando il capo del governo israeliano arriverà negli Usa per partecipare a una riunione della lobby ebraica americana Aipac.
Biden: «Le nuove case sono una provocazione» - Per il vice presidente Usa Joe Biden la decisione di Israele di annunciare la costruzione di 1.600 nuove case a Gerusalemme Est proprio quando lui si trovava nella regione, all'inizio della scorsa settimana, per rilanciare il processo di pace, è stata una «provocazione», «ovviamente preparata da qualcuno in Israele per ostacolare il processo di pace». Lo riporta il sito web di Haaretz.
In una intervista ad ABC Nightline, che andrà in onda stasera, Biden dice anche che «la sicurezza di Israele è innegabilmente nell'interesse» degli Stati Uniti.
Dopo giorni di tensioni tra Usa e Israele, il segretario di Stato Hillary Clinton ha detto oggi in conferenza stampa a Mosca che le relazioni tra i due alleati sono «profonde, solide e durature». Clinton e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu hanno avuto un colloquio telefonico nella serata di ieri. I due leader hanno concordato un incontro a Washington per la prossima settimana quando il capo del governo israeliano arriverà negli Usa per partecipare a una riunione della lobby ebraica americana Aipac.