Carla Bruni parla del fratello e di devastazione del virus dell'AIDS
La mogile del Premier francese è ambasciatrice del Fondo mondiale per la lotta contro l'Aids
PARIGI - In occasione della giornata mondiale della lotta contro l'Aids, Carla Bruni Sarkozy ha ricordato la morte del fratello nel 2006, colpito dal virus Hiv, e ha sottolineato la devastazione provocata nel mondo dalla pandemia.
PATOLOGIA SPAVENTOSA - «Sono oltre venti anni che constato i danni che il virus provoca nell'umanità», ha dichiarato la moglie del presidente francese, durante un'intervista a TV5-Monde. «Sono particolarmente sensibile a questa malattia. Ma devo dire di non aver avuto bisogno di conoscere persone decedute a causa dell'Aids per sentirmi sconvolta dall'impatto di questa patologia spaventosa», ha detto la premier dame.
LA MORTE DEL FRATELLO - Bruni ha anche parlato della vicenda del fratello, Virginio, morto tre anni fa. «Mio fratello aveva la fortuna di vivere in Francia, di essere curato nei migliori ospedali e dai migliori medici e di avere accesso alle terapie», ha raccontato. Nella sua veste di ambasciatrice del Fondo mondiale per la lotta contro l'Aids, l'ex modella ha ribadito di essere «la portavoce delle persone che non hanno accesso a nulla». Ieri, nel corso di un'intervista al quotidiano Le Monde, Bruni ha anche rinnovato il suo appello alla comunità internazionale a fornire entro il 2015 il trattamento a tutte le donne sieropositive per eliminare la trasmissione del virus madre-figlio.
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