Conferenza Islamica: voto espressione degli attacchi anti-islam
Per il Segretario Ihsanoglu la società occidentale è ostaggio degli estremisti xenofobi
GEDDA - Il segretario generale dell'Organizzazione della conferenza islamica (Oci), Ekmeleddin Ihsanoglu, si è detto «deluso e preoccupato» dal divieto dei minareti in Svizzera. Ihsanoglu ha criticato in un comunicato «l'evoluzione malaugurata che offusca l'immagine della Svizzera in quanto paese che rispetta le diversità, la libertà di culto e i diritti umani».
Ieri gli svizzeri hanno votato a larga maggioranza (57,5%) per vietare la costruzione di nuovi minareti in un referendum promosso dalla destra populista, che denuncia un «simbolo politico-religioso». «Questo voto è espressione della recrudescenza degli attacchi anti-islamici in Europa da parte dei politici xenofobi, razzisti e di estrema destra, che vanno contro il buon senso, la saggezza e i valori universali», ha aggiunto il segretario dell'Oci.
«Le società occidentali sono in ostaggio degli estremisti che sfruttano l'islam e lo usano come capro espiatorio o trampolino per promuovere la propria politica, che, a sua volta, contribuisce alla frammentazione delle società», ha messo in guardia Ihsanoglu, un turco, invitando al dialogo per «ridurre i malintesi e la disinformazione che favorisce l'intolleranza».
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