29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Prosegue negli Usa il dibattito sull'uso terapeutico della marijuana

«Mio figlio autistico salvato dalla marijuana», è polemica

Cresce il sostegno a legalizzazione della cannabis per uso medico

NEW YORK - Prosegue negli Usa il dibattito sull'uso terapeutico della marijuana, stavolta - in particolare - sui benefici per i bambini affetti da autismo. Una madre californiana, Mieko Hester-Perez, ospite in diverse trasmissioni popolari - da Good Morning America sulla Abc all'Early Show della Cbs - ha raccontato della sua decisione di adottare la terapia alternativa quando il figlio autistico di 10 anni, Joey Perez ha cominciato a perdere troppo peso per inappetenza.

Ormai era pelle e ossa, stava per morire» ha spiegato la signora Hester-Perez ai microfoni della Abc, sostenendo che «la marijuana abbia dato un equilibrio» al figlio. Joey, ha proseguito, «aveva tendenze autolesioniste. Era estremamente aggressivo, scappava da casa ed era diventato un pericolo per sé e per gli altri».

Ma appena poche ore dopo avergli fatto mangiare delle tortine con un impasto a base di marijuana, ha detto di aver constatato un cambiamento notevole in Joey, sia nell'appetito sia nel comportamento. Negli ultimi mesi, i media americani hanno riportato diverse testimonianze di questo tipo, insistendo sul fatto che l'American Academy of Pediatrics si oppone alla legalizzazione della marijuana e si limita a sostenere nuove ricerche in questo campo.

L'American Medical Association ha però nel frattempo ribaltato la propria posizione sostenuta per anni, raccomandando che il governo federale cancelli la cannabis dalla Controlled Substances Act, la lista delle sostanze proibite, che la equipara all'eroina e alla cocaina.

E in un recente sondaggio della Gallup, il 44% degli americani si è detto favorevole alla legalizzazione della marijuana - una crescita di 13 punti rispetto a un'indagine del 2000. Secondo l'istituto di ricerche sociali, se il sostegno della popolazione continua a crescere con uno o due punti percentuali all'anno «la maggioranza degli americani potrebbe essere favorevole alla liberalizzazione della droga nel giro di quattro anni».