19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Medio Oriente

Gerusalemme, nuovi scontri su Spianata: 3 feriti, 15 arresti

Il luogo sacro da fine settembre è teatro di disordini. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza dello Stato ebraico

GERUSALEMME - E' di tre feriti e 15 arresti il bilancio dei nuovi disordini scoppiati nella mattinata tra manifestanti islamici che si erano radunati sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme, luogo sacro per l'Islam e l'ebraismo, e la polizia israeliana che era sul posto per evitare scontri fra i fedeli delle due religioni. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza dello Stato ebraico.

Gli agenti sono intervenuti dopo che i manifestanti avevano iniziato a lanciare pietre contro i visitatori che si trovavano sul posto. Più di un centinaio di giovani sono asserragliati all'interno di una delle moschee della Spianata, secondo la polizia israeliana che sta intimando loro di lasciare il luogo di culto. La polizia ha chiuso il sito «fino a nuovo ordine».

La polizia aveva rafforzato fin dalle prime ore la sua presenza nella Città Vecchia di Gerusalemme a seguito di numerosi appelli lanciati negli ultimi giorni da palestinesi e arabi israeliani per venire «a difendere la Spianata delle Moschee». Secondo le radio israeliane, questo dispositivo di sicurezza è stato messo a punto a seguito dell'organizzazione di un convegno oggi a Gerusalemme di una associazione ultranazionalista ebraica, «Eretz Israel Shelanou» (La Terra d'Israele è nostra«). Questa organizzazione, appoggiata da rabbini e da deputati dell'estrema destra, sostiene il diritto per gli ebrei di avere accesso e anche di pregare nella contesa Spianata.