Italia-Israele: Netanyahu oggi a Roma inizia il suo tour europeo
Fonte diplomatica: «Berlusconi nostro miglior amico in Europa»
ROMA - Dopo i viaggi in Egitto, Giordania e Stati Uniti, Benjamin Netanyahu oggi a Roma dà il via al suo primo tour europeo da quando lo scorso marzo ha assunto la guida del governo israeliano. E come riferisce una fonte diplomatica, citata dal Jerusalem Post, non è un caso che il leader del Likud abbia scelto la capitale italiana come prima tappa del suo viaggio, dal momento che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è visto come il suo miglior alleato in Europa.
"Sfortunatamente", ha aggiunto la fonte, la visita di Netanyahu a Roma giunge nel mezzo della tempesta che si è abbattuta nelle ultime settimane sul premier italiano, prima con il 'Noemi-gate' e poi con la vicenda - tutta da appurare - dei 'festini' di Palazzo Grazioli e Villa Certosa, che rischia di oscurare l'appuntamento di oggi a Palazzo Chigi.
Netanyahu e Berlusconi si incontrano oggi alle 14 per una colazione di lavoro. La situazione in Iran e il processo di pace israelo-palestinese saranno i temi al centro dei colloqui, hanno riferito fonti governative israeliane. Alle 16 è prevista una conferenza stampa congiunta. In serata il premier israeliano vedrà a cena il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, mentre domani mattina alle 10 è in programma un incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Netanyahu partirà quindi per Parigi, seconda tappa del suo tour, dove incontrerà il presidente Nicolas Sarkozy, con il quale ha stretto una forte amicizia nel corso degli anni. Nella capitale francese il premier israeliano incontrerà dopodomani anche l'inviato speciale statunitense in Medio Oriente, George Mitchell.
Per quanto riguarda l'Iran - scrive il Jerusalem Post -, Netanyahu dirà sia a Berlusconi che a Sarkozy che i metodi usati dal regime di Teheran per reprimere le manifestazioni anti-Ahmadinejad seguite alle presidenziali del 12 giugno mostrano il vero volto della Repubblica islamica. Per il premier israeliano l'Iran rappresenta la minaccia più pericolosa che lo Stato di Israele abbia mai affrontato sin dal 1948, anno della sua fondazione, e per questo la comunità internazionale deve agire con urgenza per fermare il programma atomico di Teheran. In particolare a Berlusconi il premier chiederà di limitare l'interscambio commerciale che l'Italia intrattiene con l'Iran, che ammonta a sei miliardi l'anno.
In entrambe le capitali Netanyahu illustrerà anche i principi da lui esposti la scorsa settimana nel discorso tenuto all'Università Bar-Ilan di Tel Aviv, che informeranno l'azione del suo governo nel quadro del processo di pace con i palestinesi. Il premier israeliano ha riconosciuto pubblicamente il diritto dei palestinesi a un loro Stato indipendente, purchè questo sia smilitarizzato. Netanyahu ha chiesto inoltre ai palestinesi di riconoscere il carattere ebraico dello Stato israeliano e ha altresì promesso che non costruirà nuove colonie in Cisgiordania, difendendo però il diritto dei coloni a vivere normalmente in quelle già esistenti, e a costruire nuove abitazioni.