5 maggio 2024
Aggiornato 19:30
Medio Oriente

Per palestinesi discorso Netanyahu non porterà novità

Anp più cauta, Hamas e Jihad già bocciano premier Israele

GERUSALEMME - Non conterrà novità positive per la soluzione del conflitto israelo-palestinese l'atteso discorso che questa sera pronuncerà il premier israeliano Benyamin Netanyahu all'Università Bar Ilan (Tel Aviv). Lo prevedono i rappresentanti delle principali fazioni politiche palestinesi.

«Non ci attendiamo alcuna novità positiva. Netanyahu fa riferimento ad una ideologia, quella della destra estrema, che non è compatibile con la pace», ha detto ad Apcom Qadura Fares, deputato di Fatah il partito che sostiene l'Autorità nazionale (Anp) del presidente Abu Mazen che, si prevede, commentara' già questa sera il discorso del leader israeliano. «Netanyahu giocherà con le parole, non affronterà in profondità i temi più rilevanti e, soprattutto, non annuncerà il blocco della colonizzazione ebraica delle nostre terre», ha aggiunto Fares.

Per Nafez Azzam, dirigente della Jihad islamica, il premier israeliano «farà di tutto per ingannare il mondo parlando di pace ma in realtà continuerà la guerra contro i palestinesi». Ancora più categorico il giudizio di Hamas che, attraverso il suo portavoce Fawzi Barhum, definisce il discorso di Netanyahu «parte del progetto del governo estremista al potere in Israele, che non crede in altro che nell'uso della forza e nella guerra».

Secondo Saleh Zeidan, del marxista Fronte democratico per la liberazione della Palestina, «l'intento (di Netanyahu) è quello di cambiare le regole del gioco, non di aderire alle richieste di Obama ma invece di costringere il presidente americano a percorrere i binari indicati dal suo governo».

Per l'analista Ghassan Khatib il conflitto israelo-palestinese sarà marginale nel discorso del primo ministro israeliano. «L'argomento principale sarà l'Iran e il suo programma nucleare - ha previsto - a maggior ragione ora che è stato rieletto Ahmadinejad alla presidenza della repubblica islamica».