2 maggio 2024
Aggiornato 09:30
Medio Oriente

Netanyahu: «Obama presenterà presto un nuovo piano di pace»

Premier Israele: si tratta di una iniziativa «interessante»

WASHINGTON - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, presenterà presto un nuovo piano di pace per il Medio Oriente. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu ai giornalisti israeliani, dopo la conferenza stampa congiunta seguita al suo incontro di ieri con Obama alla Casa Bianca. Lo riportano i media israeliani. Il presidente Usa annuncerà molto probabilmente la sua iniziativa di pace in occasione del discorso ai musulmani che pronuncerà in Egitto il prossimo 4 giugno.

Secondo Netanyahu si tratta di una piano «interessante», che non coinvolgerà solo israeliani e palestinesi, ma anche diversi Stati arabi moderati della regione. «Ho riscontrato che il presidente americano è molto attento alla nostra posizione nell'ambito del processo di pace - ha detto il premier -, Israele non solo darà ma riceverà anche».

Netanyahu ha anche ribadito che «Israele ha il diritto di difendersi» dalla minaccia iraniana, precisando che Obama ha ben «capito» che non si può permettere a Teheran di dotarsi della bomba atomica.

Obama, nel corso del loro incontro di ieri alla Casa Bianca, ha detto chiaramente di essere favorevole a una soluzione del conflitto israelo-palestinese basato sul principio dei due Stati coesistenti in pace. Ma Netanyahu non si è espresso pubblicamente in favore della nascita di uno Stato palestinese indipendente. Il premier israeliano si è limitato invece a dire che non è intenzione di Israele quella di governare nei territori palestinesi, e ha quindi ribadito la richiesta di un riconoscimento formale da parte dei palestinesi del carattere ebraico dello Stato di Israele.

«Noi non vogliamo governare i palestinesi, vogliamo vivere in pace con loro», ha detto Netanyahu, disposto a riprendere «immediatamente» i negoziati con il presidente palestinese Abu Mazen. Il premier ha spiegato di non aver mai parlato di «due Stati per due popoli» nel corso dei colloqui con Obama perchè devono esserci garanzie sul fatto che un eventuale Stato palestinese non sia uno Stato retto da Hamas: «Prima dobbiamo vedere se questo Stato è, per esempio, uno Stato di Hamas. Come potete garantire che non sarà uno Stato di Hamas? Questa è una questione fondamentale. La terminologia è sì importante, ma i fondamentali sono più importanti. Questo è quello che vogliamo sapere». Il premier israeliano conclude oggi la sua visita di tre giorni a Washington, e sono previsti incontri con i membri del Congresso americani e con il segretario alla Difesa Robert Gates.