20 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Striscia di Gaza

Amnesty: «Fosforo bianco contro i civili»

I delegati di Amnesty International hanno riscontrato prove evidenti e incontestabili dell'uso massiccio di fosforo bianco in aree densamente popolate di Gaza City e in altre zone del nord della Striscia

GAZA CITY - I delegati di Amnesty International attualmente in visita nella Striscia di Gaza hanno riscontrato prove evidenti e incontestabili dell'uso massiccio di fosforo bianco in aree densamente popolate di Gaza City e in altre zone del nord della Striscia.

«Abbiamo visto strade e vicoli pieni di prove dell'uso del fosforo bianco, con alcuni grumi ancora fumanti e residui di ordigni» - ha dichiarato Cristopher Cobb-Smith, un esperto in armi che fa parte, con altri tre colleghi, della missione di Amnesty International. «Lo scopo del fosforo bianco è di provocare una cortina fumogena atta a favorire il movimento delle truppe in un campo di battaglia; è un'arma altamente incendiaria che non dovrebbe mai essere usata in aree dove si trovano i civili».

«Un uso così estensivo in aree densamente popolare è di per sé indiscriminato. Averlo usato ripetutamente in questo modo, nonostante le prove dei suoi effetti indiscriminati e il suo impatto sulla popolazione civile, è un crimine di guerra» - ha dichiarato Donatella Rovera, ricercatrice di Amnesty International su Israele e i Territori occupati palestinesi.

Quando il fosforo bianco entra in contatto con la pelle può continuare a bruciare anche in profondità, fino a raggiungere la massa muscolare e la spina dorsale.

Tra le zone più colpite dal fosforo bianco vi è la sede dell'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati a Gaza City, attaccata dalle forze israeliane il 15 gennaio. Sempre quel giorno, ordigni impregnati di fosforo bianco hanno colpito anche l'ospedale al-Quds di Gaza City, provocando un incendio che ha costretto lo staff sanitario a evacuare i pazienti.