Alitalia, 32 manifestazioni d'interesse ma intanto anche il caffé a bordo non c'è più
Per l'acquisizione di Alitalia sono arrivate 32 manifestazioni d'interesse, ma il loro numero potrebbe ridursi significativamente al prossimo step e la Lufthansa ha confermato di essere tentata solo dallo «spezzatino»

FIUMICINO - Sono giunte 32 manifestazioni d'interesse per l'acquisizione di Alitalia. Lo ha annunciato uno dei tre commissari straordinari, Stefano Paleari, a margine della presentazione del rapporto 2016 dell'Enac. Un risultato superiore alle aspettative per una compagnia aerea sull'orlo del fallimento e poche chance di riabilitazione. Tra queste manifestazioni d'interesse dovrebbero esserci anche quella della statunitense Delta, quella della Ryanair, quella dei fondi americani Tpg e Cerberus, nonché quella della stessa Etihad, già socio al 49% della compagnia aerea italiana. Il prossimo passo consiste ora nella selezione delle candidature credibili, perché non tutte sono tali, e il numero potrebbe ridursi significativamente. Nel frattempo, il ministero del Lavoro ha convocato Alitalia e i sindacati per un esame congiunto della procedura di Cigs aperta dai commissari straordinari. L'incontro è previsto per domani alle 13.00.
Le manifestazioni d'interesse per Alitalia
«Sono fiducioso come sempre. Alitalia tutta intera è un asset interessante». Così ha esordito il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, a margine dell'inaugurazione della nuova stazione ferroviaria ad Alta velocità di Afragola, commentando le 32 manifestazioni di interesse arrivate per Alitalia. Manca all'appello quella della Lufthansa, che ha sottolineato di essere interessata solo ad alcuni "pezzi" del vettore italiano, come gli slot e la flotta. Mentre è presente quella di Ryanair, come ha confermato ai microfoni di Askanews la stessa compagnia aerea low cost irlandese, specificando però di non essere interessata ad acquisire Alitalia, ma di voler esclusivamente alimentare il traffico a lungo raggio dei suoi voli.
La (non) proposta di Ryanair
«Abbiamo presentato una manifestazione di interesse – ha dichiarato un portavoce di Ryanair -. Come abbiamo sempre detto, non siamo interessati ad acquistare Alitalia. Tuttavia, ci siamo offerti di alimentare il traffico a lungo raggio di Alitalia, dato che siamo la più grande compagnia aerea in Italia, con la più grande rete di destinazioni». Ryanair si sta preparando a mettere a disposizione fino a 20 aerei per questa estate se Alitalia dovesse ridurre notevolmente la sua capacità. «Abbiamo scritto al Governo italiano dicendogli che se dovesse accadere qualcosa, noi ci siamo», ha proseguito il portavoce della compagnia irlandese. Delle 32 manifestazioni d'interesse anche altre potrebbero perciò non essere credibili.
Niente più caffé a bordo
Per questo sta per cominciare la fase della «scrematura»: i possibili acquirenti saranno chiamati a formulare un'offerta – comunque non vincolante – entro il mese di luglio. Quindi verrà aperta una gara per quelle che risulteranno essere le proposte definitive entro il mese di ottobre. Il Governo cercherà di stringere i tempi il più possibile perché nel frattempo continua l'emorragia economica di Alitalia. Vale la pena sottolineare infatti che solo l'anno scorso, a differenza di tutte le altre compagnie aeree che guadagnano in media 7 euro a passeggero, il nostro vettore ha subito una perdita secca pari a 27 euro a passeggero, che in tutto fanno ben 600 milioni di euro. Non sorprende, quindi, che i commissari stiano procedendo a una drastica riduzione dei costi aziendali. E che a partire dal mese di gennaio a bordo dei voli Alitalia non ci sia più traccia di quei consueti snack dolci o salati che venivano offerti dalle hostess. Ma da qualche settimana non c'è più neache il caffé.
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