25 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Calo per effetto temperatura e calendario

Calano a luglio i consumi di energia elettrica

Lo rende noto Terna che rileva che nel mese di luglio 2016, la domanda di energia elettrica è stata di 29,0 miliardi di kWh, con una flessione del 9,6% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. GME: «prezzo elettricità in Borsa +4,6% a 36,18 e/MWh»

Lampadina
Lampadina Foto: Shutterstock

ROMA - La domanda di energia elettrica in Italia a luglio scorso è diminuita del 9,6% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso a 29,0 miliardi di kWh.
Lo rende noto Terna rilevando che il picco di domanda (pari a 53.314 MW alle ore 17 del giorno 12) è stato inferiore del 10,2% rispetto alla punta record di luglio 2015. «Le flessioni relative alla domanda di energia e di picco dei consumi - sottolinea Terna - possono essere in parte spiegati per effetto del calendario e della temperatura. Infatti, rispetto a luglio 2015, uno dei mesi più caldi degli ultimi 100 anni, si è registrato un forte calo della temperatura media mensile mentre, quanto al calendario, il mese ha contato due giorni lavorativi in meno (21 vs 23)».

Calo per effetto temperatura e calendario
La domanda dei primi sette mesi del 2016 è in flessione del 3,3% rispetto al corrispondente periodo del 2015. A parità di calendario il risultato è -3,6%.
I 29 miliardi di kWh richiesti nel mese di luglio 2016 sono distribuiti per il 46,5% al Nord, per il 29,6% al Centro e per il 23,8% al Sud. A livello territoriale, la variazione tendenziale di luglio 2016, è risultata sostanzialmente omogenea e ovunque in calo: -9,9% al Nord, -9,7% al Centro, -8,9% al Sud.
Nel mese di luglio 2016 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 86,4% con produzione nazionale e per la quota restante (13,6%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (25,1 miliardi di kWh) è in flessione di un 10,3% rispetto a luglio 2015. In aumento le fonti di produzione idrica (+1,9%), eolica (+23,4%) e geotermica (+3,8%). Sono in flessione le fonti termica (-15,1%) e fotovoltaica (-11,4%).

GME: prezzo elettricità in Borsa +4,6% a 36,18 e/MWh
Il prezzo medio di acquisto dell'energia nella borsa elettrica (Pun), con un aumento di 1,59 euro/MWh si porta a 36,18 e/MWh (+4,6%) rispetto alla settimana precedente. Nella settimana da lunedì 15 a domenica 21 agosto secondo quanto rileva il Gme, il Gestore dei mercati energetici, sono stati in calo i volumi di energia elettrica scambiati in Borsa, pari a 3,1 milioni di MWh (-5%); pressoché invariata la liquidità del mercato a 69,7% (-0,1 punti percentuali). Il prezzo medio di vendita varia tra 34,59 ?/MWh del Nord e 51,71 e/MWh della Sicilia.