26 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Sit-in in Campidoglio dei lavoratori

Roma, operatori Ama protestano: Pronti allo sciopero se si privatizza

I lavoratori Ama si sentono traditi dal sindaco Ignazio Marino e protestano, minacciando lo sciopero: se ci saranno disagi per i cittadini, «la colpa sarà del sindaco», affermano

ROMA - Centinaia di operatori dell'Ama presidiano piazza del Campidogio a Roma con bandiere e fischietti, e forte si leva un coro da stadio a una voce sola in direzione del sindaco: «Marino, Marino, vaff... vergogna, vergogna». Si sono convocati in tanti oggi pomeriggio sotto ai suoi uffici, ha spiegato ai cronisti Natale Di Cola, segretario generale di Cgil Funzione pubblica della Capitale, «perché traditi dalle promesse elettorali con l'annuncio della privatizzazione del servizio di igiene urbano della Capitale. Mentre in questi mesi si era lavorato per rilanciare l'Ama il sindaco tradisce tutti gli accordi e svela il suo vero piano che è quello di privatizzare l'azienda». Al centro delle critiche di Cgil, Cisl e Uil c'è infatti l'annuncio fatto dal sindaco di voler affidare ai privati il servizio di spazzamento di due municipi.

Verso lo sciopero?
Quella di oggi, sottolinea il responsabile sindacale Cgil mentendo le informazioni circolate in queste ore di uno sciopero selvaggio in corso in parallelo al presidio, «è una manifestazione spontanea senza fare assemblea, per non creare disagi ai cittadini. Se non ci sarà un passo indietro dell'amministrazione, partirà una vera mobilitazione e lo sciopero, prima dell'affidamento che è previsto per fine mese».

«Il sindaco è responsabile»
Se ci saranno disagi per i cittadini, «la colpa sarà del sindaco. Venerdì abbiamo scritto una lettera unitaria a tutti i capigruppo - ha aggiunto Di Cola, chiamando in causa i consiglieri capitolini riuniti in aula Giulio Cesare per la seduta d'assemblea - ma nessuno ci ha risposto. Abbiano il coraggio di assumersi le loro scelte». Esplicito lo striscione esposto dai manifestanti: «Per una piazza pulita differenziamo sempre senza svenderci mai».

(con fonte Askanews)