Tokyo, via libera allo sbarco in Borsa delle Poste
In vendita i titoli di divisioni bancarie e compagnie assicurative
TOKYO - Via libera dalla società che gestisce la Borsa di Tokyo all'offerta pubblica di vendita di due delle quattro mega divisioni delle Poste nipponiche - sulle attività bancarie e su quelle assicurative - da cui è attesa una raccolta complessiva da oltre 10 miliardi di euro. Lo sbarco segnerà un avvio di privatizzazione di quella che di fatto è la maggiore banca del mondo, forte dei 24 mila uffici postali sparsi sul territorio giapponese. Ma alimenta anche le speranze di riduzione del macchinario burocratico e amministrativo.
1400 miliardi di yen come offerta complessiva
Tuttavia la questione non è priva di conflittualità. I primi riassetti del gigante postale nipponico risalgono al 2007, quando il governo dell'allora premier Koizumi operò la suddivisione in 4 attività. Il processo andò in stallo durante la fase di governo a maggioranza democratica, tra 2009 e 2012, ma è ripartito con il ritorno dei liberal democratici con Abe. L'offerta complessiva dovrebbe ammontare a 1.400 miliardi di yen, o 10,3 miliardi di euro ai cambi attuali, con l'80 per cento di titoli in collocamento destinati a investitori interni. Resteranno escluse le attività postali strette, anche per ragioni politiche in modo da garantire la permanenza di uffici postali su tutto il territorio, anche nei centri urbani più isolati. (Fonte askanews)
- 21/02/2022 Il “premio Covid” mette a rischio l’azionario
- 19/09/2020 Si decide il futuro di Borsa Italiana, Lseg per trattative esclusive con Euronext-Cdp
- 15/09/2020 Tre in lizza per Borsa Italiana, dagli svizzeri di Six l'offerta più alta
- 09/03/2020 Coronavirus, Piazza affari in profondo rosso. Bagnai: «Attivarsi contro vendite allo scoperto»