Abi: «Per evitare le scalate alle popolari serve un tetto del 5%»
Secondo il vicepresidente dell'Abi, Miro Fiordi, é possibile una crescita del Pil all'1% nel 2016
RIMINI (askanews) - Il processo di riforma delle banche popolari e il confronto con il governo e le autorità prosegue «in maniera buona e costruttiva».In un'intervista a Il Sussidiario. net, Miro Fiordi, amministratore delegato del Credito Valtellinese e vicepresidente dell'Abi, ha spiegato che contro i rischi di scalate ostili alle nuove popolari trasformate in spa «sta emergendo come ipotesi credibile l'introduzione del limite di voto al 5%, che potrebbe essere più esteso dei 24 mesi immaginati».
Abi: Alle Popolari serve tempo per adeguarsi alla riforma
Secondo il vicepresidente di Abi, tuttavia, «la soluzione sarà il risultato del confronto con governo e organi di vigilanza. Le Popolari - ha evidenziato Fiordi prima di partecipare a un convegno al Meeting di Cl - hanno imboccato la via della riforma con la stessa serietà con cui hanno via via adottato le nuove 'guidelines' di vigilanza. E' legittimo che chiedano il tempo necessario e sufficiente per poter approdare a nuovi condizioni di competitività». Fiordi, nell'intervista, ha parlato anche della cauta ripresa dell'economia italiana prevedendo una possibile crescita del Pil all'1% nel 2016. «Però - ha precisato - tutti dobbiamo ritrovare coraggio, capacità di rischiare. Questa ripresa è molto diversa, quasi unica come la crisi che l'ha preceduta: non possiamo perdere l'opportunità di affrontare il cambiamento».
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