18 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Le inefficienze delle società le pagano i cittadini

Tari da brivido, i rifiuti costano alle famiglie il 25% in più

Tra il 2010 e il 2015, una famiglia con 4 componenti che vive in un casa da 120 mq ha subito un aumento del prelievo del 25,5%, pari, in termini assoluti, ad un aggravio di ben 75 euro

ROMA (askanews) - Con la Tari, la tassa sui rifiuti, le inefficienze delle società addette all'asporto dei rifiuti sono state scaricate sui cittadini. E' la polpa del rapporto dell'Ufficio Studi della Cgia dal titolo «Paghiamo i rifiuti a peso d'oro».

Il costo del monopolio
Cifre da brivido, sono i frutti del monopolio. Tra il 2010 e il 2015, una famiglia con 4 componenti che vive in un casa da 120 mq ha subito un aumento del prelievo del 25,5%, pari, in termini assoluti, ad un aggravio di ben 75 euro. Per le attività economiche, le cose sono andate anche peggio. Nonostante la forte riduzione del giro d'affari, ristoranti, pizzerie e pub con una superficie di 200 mq hanno subito un incremento medio del prelievo del 47,4%, pari, in termini assoluti, a +1.414 euro. Questi risultati, sottolinea la Cgia, sono stati ottenuti dopo aver preso in esame le tariffe sui rifiuti applicate alle famiglie e alle imprese nei principali Comuni capoluogo di regione.

Meno rifiuti, ma più tasse per i cittadini
«Queste aziende, di fatto, operano in condizioni di monopolio, con dei costi spesso fuori mercato che famiglie e imprese, nonostante la produzione dei rifiuti sia diminuita e la qualità del servizio offerto non sia migliorata, sono chiamate a coprire con importi che in molti casi sono del tutto ingiustificati", spiega Paolo Zabeo della Cgia. Nel 2007 ogni cittadino italiano produceva quasi 557 kg di rifiuti, nel 2013 (ultimo dato disponibile) la quantità è scesa a poco più di 491 Kg per abitante. «In buona sostanza nonostante abbiamo prodotto meno rifiuti, la raccolta e lo smaltimento degli stessi ci sono costati di più", sottolinea Paolo Zabeo della Cgia. Anche una pillola di speranza, «la legge di Stabilità del 2014 ha ancorato, dal 2016, la determinazione delle tariffe ai fabbisogni standard. Grazie all'applicazione di questa nuova modalità, è probabile che dall'anno prossimo la tassa sui rifiuti diminuisca», conclude Zabeo.