28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Parla il presidente Spaziani Testa

Confedilizia: Istat conferma la crisi immobiliare

Stop alla ripresa che aveva segnato l'ultimo periodo del 2014: nel primo trimestre del 2015 si registra una battuta d'arresto al mercato immobiliare. Confedilizia: «Serve un intervento urgente»

ROMA – La crisi del settore immobiliare rende necessario un intervento imminente e profondo, una «cura shock», a detta del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa. Confedilizia commenta i dati diffusi dall'Istat secondo i quali si registrerebbe una forte battuta d'arresto nel mercato immobiliare italiano, che, invece, sembrava aver mostrato segni di ripresa. La «cura shock» di cui Spaziani Testa parla consisterebbe in un intervento di «riduzione fiscale su tutti gli immobili».

I danni provocati dall'IMU
Come suggeriscono da Confedilizia, operando un confronto tra i numeri relativi alle compravendite immobiliari successivi e precedenti all’introduzione dell’IMU, si notano in modo inequivocabile le conseguenze di una «tassazione patrimoniale abnorme». Danni, questi, che «si riverberano sull’immenso indotto che agli immobili è collegato» - spiega ancora il presidente Spaziani Testa. Quello che chiede Confedilizia è un intervento repentino volto a limitare i danni della tassazione scellerata cui il settore immobiliare è sottoposto: «Bisogna intervenire con urgenza, a beneficio dell’intera economia».

I dati Istat
Istat, in occasione dell'analisi dei dati sulle convenzioni notarili, rivela, infatti, che nel primo trimestre del 2015 le compravendite immobiliari tornano a scendere e rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso segnano una diminuzione del 3,6%. Stesso trend negativo si registra diffusamente in tutti i comparti e si ferma al -3,5% le abitazioni ed accessori (+1,5% nel primo trimestre 2014) ed al -5,5% per gli immobili ad uso economico (+1,6% nello stesso trimestre dell'anno scorso).

Il regime delle imposte di registro
Come spiega l'Istituto di Statistica, esiste una spiegazione ai dati registrati: «Il calo registrato va letto anche alla luce dell'entrata in vigore (primo gennaio 2014) del nuovo e più favorevole regime delle imposte di registro (ipotecaria e catastale) applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari. Tale regime ha, infatti, indotto un aumento dei volumi di scambio nel I trimestre 2014 e un conseguente effetto depressivo nel confronto con il primo trimestre dell'anno in corso». Guardando al territorio, si può notare come la flessione delle compraendite coinvolge tutte le aree del Paese ma è particolarmente accentuata al Centro con un -6,5%, nelle Isole, dove si registra un -4,9% e nel Nord-Ovest dove il calo si attesta al -4,1%. Al Nord-Est si registrano, invece, valori positivi nel settore dell'abitativo ed accessori (+0,5%) e al Centro (+2,8%) e nelle Isole (+1,6%) nel comparto economico.