24 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Il presidente dell'Inps commenta i dati Istat

Boeri: «Più contratti a tempo indeterminato, il trend è positivo»

"Il fatto positivo è che questi dati segnalano che il nuovo lavoro tende a essere più stabile che in passato, la quota di assunzioni con contratti a tempo indeterminato si sta avvicinando al 50 per cento, mentre prima era attorno al 30 per cento", ha dichiarato il presidente dell'Inps.

Roma (askanews) - "Il fatto positivo è che questi dati segnalano che il nuovo lavoro tende a essere più stabile che in passato, la quota di assunzioni con contratti a tempo indeterminato si sta avvicinando al 50 per cento, mentre prima era attorno al 30 per cento, quindi si va verso un lavoro più stabile». Così il presidente dell'Inps, Tito Boeri in un'intervista al Gr1 Rai.

Boeri: Segnali di ripresa positivi, ma aspettiamo i dati di giugno
«A livello generale - aggiunge - se aumenta l'occupazione o meno, bisognerà aspettare i dati dell'Istat a inizio giugno, perché l'Inps copre solo il lavoro dipendente, non il lavoro autonomo, né quello irregolare. Quello che questi dati ci dicono però, ed è importante, è che quando si assume oggi in Italia, lo si fa sempre di più, soprattutto da marzo in poi, da quando è entrato in vigore il contratto a tutele crescenti, con dei contratti a tempo indeterminato. Non so dire se sia occupazione aggiuntiva o meno: per quanto riguarda il lavoro subordinato aumenta, ma potrebbe essere che aumenti, accompagnato da una riduzione del lavoro autonomo o irregolare. Per questo dobbiamo aspettare i dati Istat», aggiunge Boeri. «Di solito l'occupazione - afferma ancora il presidente dell'Inps - tende a seguire l'andamento dell'economia e fin qui i segnali di ripresa sono abbastanza labili e sono appena iniziati, quindi credo che per avere dati molto importanti sull'occupazione dovremo aspettare più in là nell'anno». Per Boeri «però c'è anche l'effetto degli sgravi contributivi che quest'anno sono stati molto robusti, ma in ogni caso dobbiamo aspettare i dati dell'Istat sulle forze lavoro, a giugno».